M. Francesca Loreto* e Susanna Martella*
Attacco al cuore
Una vita sana, fatta di cibi leggeri, poco alcol, niente fumo e tanto sport: ecco i consigli per prevenire l’infarto
Le malattie cardiovascolari (MCV), in particolare l’infarto del miocardio e l’ictus cerebrale, costituiscono la causa più frequente di mortalità e invalidità nei Paesi industrializzati tra cui l’Italia. In Europa le MCV sono responsabili di 4,3 milioni di morti ogni anno, per un costo di 190 miliardi di euro. L’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che oltre i tre quarti della mortalità cardiovascolare globale può essere prevenuta attraverso l’adozione e il mantenimento nel tempo di un sano e corretto stile di vita fin dalla giovane età.
La prevenzione rappresenta, quindi, un’urgenza e il primo passo in tale direzione consiste nell’identificazione dei fattori di rischio, ossia quelle caratteristiche che, se presenti in un soggetto esente da manifestazioni cliniche della malattia, ne predicono la probabilità di insorgenza. I fattori di rischio cardiovascolare possono essere distinti in modificabili e non modificabili. Tra i non modificabili: l’età (il rischio aumenta con l’avanzare dell’età