a cura di Cristina Di Lucente
Poliziamoderna al Festival
Sanremo (IM). Una macchina perfettamente oliata, dove nulla o quasi viene lasciato al caso e che, solitamente nella seconda settimana di febbraio, da 75 anni si mette in moto nella cittadina rivierasca in provincia di Imperia.
Il Festival della canzone italiana di Sanremo è ormai a tutti gli effetti un evento socioculturale, dove la musica è protagonista, ma che a corollario prevede decine di altre manifestazioni che si snocciolano nell’arco dei cinque giorni. A Sanremo si può vedere e incontrare di tutto in quei giorni, ammesso e non concesso che si riesca a trovare un alloggio, poiché le prenotazioni vengono rinnovate di anno in anno; ma ci sta, il mondo dello showbiz è anche questo ed è capace di trasformare una piccola città nel centro di interesse nazionale per una settimana: un appuntamento immancabile per personaggi del mondo della musica e dello spettacolo, ma anche per le Istituzioni, in primis la Polizia di Stato che, ormai da qualche anno, è presente a Sanremo con iniziative di vario genere, ma anche e soprattutto per garantire, a ogni livello, la sicurezza dell’evento con, in prima linea, la questura di Imperia, diretta da Andrea Lo Iacono, e il commissariato di Sanremo, che possono contare sui rinforzi provenienti da ogni parte d’Italia. Tante, dunque, le iniziative messe in atto durante il Festival da parte della Polizia di Stato, ad iniziare da quella che, da sette anni unisce Poliziamoderna a Musica contro le mafie, l’associazione legata a Libera di Don Ciotti, e al concorso canoro Music for change che dal 2019 ha istituito il “Premio speciale Poliziamoderna”, destinato ad un brano di un giovane autore che rispecchi i valori della Polizia di Stato. Tante, anche quest’anno, le canzoni sottoposte alla giuria del mensile ufficiale, composta dal suo direttore, Annalisa Bucchieri, dal vice maestro direttore della Banda della polizia, Roberto Granata, e dai due capiservizio di Poliziamoderna, Antonella Fabiani e Cristiano Morabito (nella foto durante la premiazione sul palco del Palafiori di Sanremo). A vincere questa volta il Premio speciale, il brano Senza fiato cantato dall’artista Margò, al secolo Margherita Silvestrini, che ha colpito la giuria non solo per la composizione musicale e un testo fresco e immediato scritto su immagini che vogliono suggerirci il cambio di prospettiva di una vita fatta di scelte e non di omologazione, ma anche per il tema legato all’ecologia che è una denuncia agli sprechi e al consumismo globale ai danni dell’ambiente. Anche quest’anno, così come nella precedente edizione, l’artista sarà protagonista di una delle tavole dell’ultimo volume del Commissario Mascherpa, la graphic novel di Poliziamoderna, dove inquadrando un QR code sarà possibile ascoltare il brano di Margò. Particolarmente soddisfatto anche Gennaro De Rosa, patron del concorso Music for change fin dalla prima edizione, che ha dichiarato: «Quella tra Music for Change e la Polizia di Stato è una collaborazione che si consolida di anno in anno con mio enorme piacere. L’appuntamento annuale, che condividiamo nella città della musica pop italiana, è diventato l’occasione di cementare l’unione tra musica e impegno civile. La musica non è solo estetica, offerta di emozioni ma è tanto altro. Music for Change vuole essere da sempre un incentivo per gli artisti ad affidare alla propria musica i loro dubbi, le loro inquietudini e i loro sogni: in una parola la loro Etica». Gli ha fatto eco la cantante Margò che, dopo aver ricevuto il premio, ha detto: «Ringrazio di cuore la Polizia di Stato per questo riconoscimento. Ricevere un premio per una canzone sull’ambiente e l’ecologia da chi ogni giorno protegge il nostro presente mi fa sperare ancora di più in un futuro migliore. Questo p