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Intervista dall’InternoL’uccisione di Filippo Raciti a Catania rappresenta il punto più alto e doloroso di una spirale che va spezzata difendendo con intransigenza il diritto di tutti a vivere l’amore per la propria squadra nel segno del divertimento e nel rifiuto di qualsiasi eccesso, per questo Marco Minniti difende con forza il decreto che tende a fissare compiti e responsabilità intorno e dentro gli stadi. Ma è soprattutto verso la grande criminalità organizzata, il “caso Napoli” e le altre radicate emergenze che si dispiega l’analisi del vice ministro. La caccia senza quartiere ai boss, la cattura dei superlatitanti, il sequestro e…
Piccoli bossDi bullismo si sente parlare sempre più spesso, ma è davvero in crescita oppure ha solo assunto nuove forme? Ne parliamo con Franco Prina, professore associato di Sociologia della devianza presso la facoltà di Scienze politiche all’Università di Torino, che oltre ad essere autore di numerosi saggi, ricerche nelle scuole e coordinatore di progetti europei di prevenzione del bullismo, è anche membro del comitato scientifico dell’Osservatorio internazionale sulla violenza nelle scuole ed ex-giudice onorario al Tribunale per i minorenni di Torino.Professore, il bullismo oggi più di ieri?Oggi c’è una certa emergenza legata anche alla maggiore visibilità del problema, però anche…
Paese che vai bullo che troviIl termine viene dall’anglosassone, lo deriviamo dall’inglese bully. Negli anni Settanta era un fumetto edito anche in Italia, nel quale veniva presentato come un teppistello, ciuffo alla John Travolta di “Grease”. In Italia bullying lo traduciamo bullismo. In Norvegia e Danimarca, è mobbing mentre in Svezia e Finlandia si aggiunge una consonante, mobbning. In Giappone ha un suono, per noi, giocoso: ijime. Parole diverse per dire delle prepotenze, delle prevaricazioni, delle umiliazioni che si fanno e subiscono bambini e ragazzetti tra i cinque e i diciotto anni in quel perimetro rappresentato da un’aula di scuola e che è uguale a…
Droga. Il “prezzo” da pagareHashish, marijuana, cocaina, eroina, ecstasy. Possederle o consumarle è sempre e comunque illegale indipendentemente dalla quantità che si possiede. La dose massima, di principio attivo, stabilita dalla legge per il cosiddetto “uso personale” distingue solo il consumo dallo spaccio e quindi un illecito amministrativo da quello penale.Consumo e policonsumo in crescitaCi sono droghe sintetiche o naturali. Ci sono quelle “furbe” e i funghi magici, gli psicofarmaci, le anfetamine, i francobolli allucinogeni. Il fenomeno droga è complesso, ha dimensioni internazionali e coinvolge innumerevoli fattori sociali, culturali, criminali di cui bisogna tenere conto per poter affrontare l’argomento.Secondo la definizi
Lo Stato ai calci di rigore
Ci sono parole, per quel che dicono e per chi le pronuncia, che hanno la forza invincibile di scolpirsi nella mente e di diventare indelebili. Parole piane, dense, pacate eppure avvolte da un mantello di saggezza che sa perfino essere più avvolgente del dolore. Ecco, parole così rare e insieme così preziose le abbiamo ascoltate, tutti con il groppo alla gola, da Marisa Grasso, la giovane vedova di Filippo Raciti, la mamma di Fabiana ed Alessio. Pronunciate a braccio, senza neppure l’ausilio di un foglietto dove appuntarle, lo sguardo dritto, presente, gli occhi senza lacrime, il ciglio asciutto, come prosciugato…
Clandestini in Gran BretagnaLondra. Quanti immigrati clandestini vivono in Inghilterra o vi entrano ed escono a loro piacere? È questa la domanda che i parlamentari di opposizione continuano a porre ai ministri dell’Interno dei governi di Tony Blair. Negli ultimi cinque anni ne sono cambiati quattro ma nessuno di loro è sembrato in grado di fornire una risposta. I conservatori parlano di tre milioni di persone che ogni anno entrano nel Regno Unito. I razzisti del British National Party addirittura di sei. Il governo propone che in Gran Bretagna venga introdotto l’obbligo della carta di identità per la popolazione inglese proprio per individuare…
Vasco a sorpresaDa piccolo sognava di fare il pilota d’aereo. Ma a farlo volare alto ci ha pensato la musica. “Con la musica è stato un incontro travolgente”, lui stesso racconta, “un amore a prima vista”. Grazie al quale, dopo oltre vent’anni di incisioni e concerti, Vasco Rossi riesce ancora a stupire regalando al suo pubblico un singolo inaspettato: Basta poco. Uscito in un periodo insolito, prima del Festival di Sanremo, è un gesto di libertà dalle logiche discografiche e mostra la voglia e la capacità a cinquant’anni di continuare a sorprendere e farsi sorprendere dalla vita. Forse è questo il segreto…
Trattamento di fine rapporto e pensione integrativaLa pensione è ammalata col Tfr sarà curata?“Il Tfr è mio, guai a chi me lo tocca”. La battuta napoleonica, aggiornata ai tempi d’oggi, si sente spesso nei discorsi dei lavoratori dipendenti che devono prendere una decisione sul trattamento di fine rapporto. Entro il 30 giugno di quest’anno se si tratta del settore di lavoro privato, entro il termine che sarà dettato dalla contrattazione collettiva per i lavoratori del pubblico impiego.È una posizione negativa, di chiusura, quasi sempre figlia di una non-conoscenza del problema, ma figlia anche di fondate preoccupazioni circa il futuro di soldi, che vanno a finire sul…
Tra gli antichi SassiMatera città cerniera tra Puglia e Basilicata, a ridosso dell’area murgiana, un territorio di roccia calcarea e di vegetazione mediterranea, contrassegnata da tanti segni della storia del passato. Chiese rupestri e asceteri, masserie e jazzi, gravine e tratturi, ingegnosi sistemi di raccolta delle acque (cisterne, canali, neviere) e muretti a secco a delimitare orti e campi di grano duro, che fanno da cornice al Parco della murgia materana e ai rioni Sassi, patrimonio dell’Unesco dal 1993. In questo contesto, a 401 metri sopra il livello del mare, sorge Matera. Una città di 60 mila abitanti il cui nome è riconducibile…
Il giornalista e il brigadiereIn quella Roma della seconda metà degli anni ’70, tra terrorismo rosso e nero, manifestazioni di piazza dell’area dell’autonomia, banda della Magliana, anonime sequestri sarde e calabresi, c’era sempre da cercare, indagare e scrivere. Quella sera un folle si era messo a sparare e c’erano dei feriti in ospedale, nonostante fossi un semplice praticante al giornale mi chiesero di andare al Sant’Eugenio a controllare.Non sapevo da dove cominciare, c’era molta confusione, in più dovevo avere l’espressione del novellino, perché subito uno mi disse che non potevo stare là. Cercai di replicare che ero un giornalista, ma mi vergognavo solamente a…