a cura di Anna Lisa Spitaletta

Semestre di presidenza italiana Il piano di azione della Polizia stradale

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Semestre di presidenza italiana  Il piano di azione della Polizia stradale

Nell’agenda dei lavori del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea c’è l’impegno per la tutela delle persone: salvare più di 2.000 la vite per ridurre del 50 per cento il numero delle vittime provocate dagli incidenti stradali.
Questo è stato il tema che la polizia stradale ha affrontato con una tavola rotonda, “Il piano d’azione della Polizia stradale: un impegno europeo”, che si è svolta a Roma, alla Scuola superiore di polizia lo scorso 15 settembre, con l’obiettivo di realizzarlo entro il 2020.
Un progetto comune, anche nel motto “Insieme siamo la sicurezza stradale”, ai partner partecipanti per migliorare l’educazione alla guida degli utenti della strada con una maggiore applicazione delle regole, ma anche la protezione di chi è più vulnerabile, come pedoni, ciclisti e motociclisti. E poi la sicurezza delle infrastrutture e dei veicoli, l’uso di tecnologie moderne, i servizi di emergenza e di assistenza post incidente. A confrontarsi nella sala “Alcide De Gasperi” in un ricco dibattito, moderato dal giornalista de La Repubblica Vincenzo Borgomeo, il vice capo della Polizia Alessandro Marangoni che ha chiuso gli interventi dei partecipanti, a partire da Roberto Sgalla, direttore centrale della Polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato; Giuseppe Bisogno, direttore del Servizio polizia stradale; Pietro Ciucci, presidente di Anas; Paolo Pierantoni, vice presidente dell’Aiscat; Sergio Dondolini, direttore generale per la sicurezza stradale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Maria Teresa Sanz Villegas, rappr

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01/10/2014