Cristina Di Lucente
Al centro del mondo
L’Ispettorato di ps “Vaticano” si prepara a garantire la sicurezza nel cuore delle manifestazioni legate all’Anno santo. Il direttore dell’Ufficio racconta l’impegno dei poliziotti, dalla programmazione degli eventi alla gestione del quotidiano
Il prossimo 24 dicembre papa Francesco aprirà la Porta santa: un gesto simbolico ed eloquente che scandisce l’inizio del 25° Giubileo ordinario, dando l’avvio all’arrivo di un numero elevatissimo di persone da tutto il pianeta, diretti nel cuore della cristianità per varcare la soglia sacra. Nel custodire e tutelare sia i pellegrini che aderiranno al ricco programma di appuntamenti previsti per l’Anno santo – sono circa trenta quelli maggiori – che tutti i turisti in visita a San Pietro, l’Ispettorato di ps “Vaticano” avrà un ruolo chiave nella delicata gestione del “territorio di confine”, collaborando strettamente con tutti i protagonisti della macchina della sicurezza, in particolare con la questura capitolina per il territorio nazionale e con la Gendarmeria vaticana per ciò che riguarda la Basilica di San Pietro.
È proprio a un lavoro coordinato e organizzato che fa infatti riferimento Antonino Messineo, direttore dell’Ispettorato da 19 mesi (nella foto a destra, al centro), dopo una lunga carriera di 40 anni di servizio, la maggior parte dei quali spesi sul territorio. «A fare la differenza sarà la programmazione nella gestione degli eventi che si svolgeranno in un arco di tempo ampio, un anno. Aspettiamo un numero di persone molto elevato, cosa che impone, anche alla luce della situazione internazionale, una notevole attenzione da parte degli operatori e una rivisitazione dei sistemi di sicurezza con un rafforzamento sia sul fronte tecnologico che su quello degli uomini in campo». Operazioni coordinate, attraverso una serie di riunioni programmatiche in prefettura, sono state avviate già da tempo per i trenta eventi maggiori, l