Susanna Carraro e Paola Madonna

Nessuno è padrone della strada

CONDIVIDI

dalm 12-24

Francia
Dopo la morte di un ciclista, schiacciato da un automobilista che viaggiava a bordo di un Suv sulla pista ciclabile, a Parigi, la Federazione francese utenti della bicicletta ha promosso la campagna Stop alle violenze motorizzate, volta a raccogliere prove che attestino gli atti di violenza deliberata subìta dai ciclisti sulle strade. Nei soli primi due giorni sono arrivate oltre 800 testimonianze, a dimostrazione delle dimensioni del fenomeno. Le autorità pubbliche hanno iniziato a valutare il problema e associazioni di ciclisti sono state ricevute dal ministro dei Trasporti, che ha annunciato una “missione di lotta contro la violenza stradale”. Condividere le strade nelle aree urbane congestionate è spesso fonte di conflitto tra ciclisti, pedoni e automobilisti, e nessuno vuole perdere il monopolio della strada; nella stragrande maggioranza dei casi, sono le auto a uccidere. Secondo l’Osservatorio nazionale interministeriale della sicurezza stradale, nel 2023 sono stati uccisi 221 ciclisti in Francia, +18% rispetto al 2019, e 438 i pedoni deceduti, -10% rispetto al 2019. L’aumento del numero di vittime è in parte il corollario dell’accresciuto uso della bicicletta, incoraggiato dal Governo in un’ottica di tutela ambientale. Nel 2018 era stato lanciato un “Piano Biciclette”, con lo stanziamento di €1,25 Mrd tra il 2023 e il 2028 per incentivi all’acquisto, creazione d’infrastrutture, sostegno al settore economico, sensibilizzazione ed educazione. Il Piano prevede anche un’attenzione particolare ai bambini, perché apprendano quale comportamento tener

...


Consultazione dell'intero articolo riservata agli abbonati

13/12/2024