Susanna Carraro

Smartphone+guida=pericolo

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dal mondo maggio 2016

SPAGNA
Sempre più spesso ci troviamo a scrivere un messaggio sul cellulare, per avvertire di un ritardo, chattare con gli amici, rispondere a un collega che non può aspettare: secondo uno studio condotto in Catalogna dal Reial Automobil Club de Catalunya (RACC), su 1.400 conducenti intervistati il 43% degli automobilisti e l’8% dei motociclisti ammettono di farlo anche alla guida. In Catalogna, nel nord-est della Spagna, le distrazioni sono la prima causa d’incidentalità, il 29% del totale, tanto nelle vie urbane che in quelle extraurbane, e dopo una decina d’anni in cui si era registrato un progressivo calo nel numero di vittime della strada, il 2015 ha segnato un netto balzo in avanti: primo responsabile, il cellulare. La ricerca del RACC ha rivelato che scrivere un messaggio al volante comporta una distrazione di 20 secondi in media, equivalenti  a percorrere 278 metri: nelle vie extraurbane il tempo di distrazione arriva a triplicarsi. E poi molti possono essere i motivi per distogliere lo sguardo dalla strada: oltre alle applicazioni connesse ai messaggi, quelle legate alla mobilità per individuare il percorso da seguire o il distributore più economico da raggiungere, e poi Facebook, Twitter e gli altri social network. Gli automobilisti sanno perfettamente quanto l’uso del cellulare al volante influisca sulla probabilità di avere un incidente: la metà confessa di aver assistito a infortuni provocati proprio dall’uso del telefono ma, nonostante ciò, nel 42% dei casi

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03/05/2016