a cura di Valentina Pistillo
Sicurezza Giubileo. La santa scorta
Il 3 febbraio alle 9.30, la teca con le spoglie del frate di Pietrelcina ha lasciato la basilica di San Giovanni Rotondo. Intorno, grandi misure di sicurezza: no fly zone sui cieli della provincia di Foggia, uomini in divisa e unità cinofile che vigilavano tra una folla di fedeli commossi. Il veicolo che trasportava le reliquie, allestito con materassini ammortizzanti per evitare le sollecitazioni e le vibrazioni, ha percorso 500 chilometri per arrivare nella Capitale blindata, in occasione del Giubileo della Misericordia. La teca, costruita con vetri antisfondamento e antiproiettile, è stata esposta prima a San Lorenzo fuori le Mura e nella chiesa di san Salvatore in Lauro e infine a San Pietro, dove è rimasta fino all’11 febbraio ed è stata sorvegliata, dalle forze dell’ordine, anche di notte. Il prefetto Franco Gabrielli e il questore Nicolò D’angelo hanno messo a punto un dispositivo di sicurezza simile a quello assicurato ai capi di Stato. Nove le zone rosse in città per l’allerta massima. Ogni giorno, 800 uomini tra Polizia di Stato, Carabinieri e Finanza, in divisa e in borghese, hanno presidiato le aree di passaggio, mentre m