di Enzo Beretta*
Missione compiuta
Intrecci mafiosi, eclatanti fatti di sangue e fiumi di droga rappresentano ormai il passato. Grazie all'intensa attività della questura, per le vie del centro di Perugia rispuntano famiglie e passeggini
È nato a Marsciano, un paese di 18mila abitanti a 30 chilometri da Perugia, il poliziotto più famoso d’Italia. Marco Bocci, infatti, è l’attore che nella serie tv Romanzo criminale ha interpretato il ruolo del commissario Scialoja. Il “buono”, dalla parte della legge, l’investigatore capace di annodare i fili sottilissimi che tenevano unite amicizie e passioni di quei “bravi ragazzi” della Magliana così ambiziosi da volersi prendere Roma a colpi di pistola. Notti insonni, sigarette fumate nervosamente nei corridoi del palazzo di giustizia in attesa di aggiornare il magistrato sulle indagini, una vita sempre in corsia di sorpasso, una carriera da bloccare a tutti i costi. Fiction e realtà a Perugia hanno trovato un punto d’incontro quando il pm Fausto Cardella, attuale procuratore dell’Aquila, un’esistenza trascorsa a combattere la Mafia, ha iscritto nel registro degli indagati il senatore Giulio Andreotti accusandolo di aver incaricato i siciliani e Massimo Carminati di uccidere quel giornalista impiccione di Mino Pecorelli. Il direttore della rivista Op venne freddato nel marzo del ’79 sotto la redazione romana mentre stava tornando a casa. L’inchiesta sull’omicidio viene riaperta in Umbria. Corre l’anno 1993. Cardella crea una squadra di agenti fidati, tutti della Polizia di Stato, ai quali consegna una grossa responsabilità: cercare la verità su uno dei più importanti “misteri d’Italia”. Perugia è al centro del mondo. Mafia, politica, poteri forti. È questa l’inchiesta più importante mai celebrata in Umbria, durante la quale la polizia ha dimostrato serietà e discrezione nelle investigazioni. Perugia si trova nuovamente nell’occhio del ciclone in seguito all’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. Il circo mediatico mette le tende nel novembre 2007, innocentisti e colpevolisti spaccano l’opinione pubblica. Amanda Knox vittima o carnefice? Il premio Pulitzer, Timothy Egan, difende l’americana. Da Washington si esprime perfino il segretario di Stato Usa Hillary Clinton. Troppi dubbi, troppe incertezze, al quinto grado di giudizio arriva la doccia fredda dell’assoluzione. Insieme alle tensioni diplomatiche il caso Amanda ha stravolto letteralmente Perugia, fino a quel momento considerata una tranquilla città universitaria ornata di tesori medievali e pozzi etruschi. Trasmissioni televisive nazionali hanno inviato giornalisti con le telecamere nascoste ad acquistare droga nel centro storico, i servizi hanno dimostrato quanto fosse facile e veloce comprare eroina o cocaina alla luce
...