di Stefano Brusadelli

Al servizio di Sua Santità

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A una donna, Maria Rosaria Maiorino, la guida dell'Ispettorato Vaticano nell'anno giubilare

Al servizio di Sua Santità

Per un anno, dall’8 dicembre del 2015 al 20 novembre 2016, l’ufficio di Polizia più importante d’Italia (e forse del mondo) sarà quello ospitato in un edificio con la facciata color ocra che si affaccia su una minuscola piazza dietro al lato destro del colonnato di San Pietro. Uno slargo scavalcato, come a sottolineare una fatale vocazione dei luoghi, dalla più imponente struttura di sicurezza del Vaticano d’antan, il Passetto di Borgo che consentiva ai Pontefici di trasferirsi dai Sacri Palazzi all’inespugnabile Castel Sant’Angelo senza mai posare il piede sul suolo della città.
Qui, in via del Mascherino, ha sede l’Ispettorato Vaticano, e l’atmosfera che si avverte è già quella un po’ elettrica ed eccitata della vigilia. Alle donne e agli uomini che lavorano qui dentro toccherà il ruolo di prima linea per garantire la sicurezza del Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco, ossia l’evento più globale (e a rischio) del 2015. A guidare l’Ufficio, da otto mesi, è una donna: Maria Rosaria Maiorino, amalfitana, trentasei anni di carriera collezionati tra le Squadre mobili e poi le questure di Grosseto, Foggia e Palermo. Una dirigente di non molte parole, considerata dentro la Polizia di Stato una specie di record-woman (prima donna capo di una Mobile, e poi prima donna questore in sede), che ora affronta l’impegno più importante della sua vita con un animo nel quale la durezza di

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01/11/2015