di Mauro Valeri
Il mondo in una stanza
Così la Sala operativa internazionale, cuore del Servizio di cooperazione internazionale di polizia, si prepara ad affrontare il Giubileo
Far fronte alle esigenze di contatto con tutti i Paesi del pianeta, questo il delicato compito del Servizio di cooperazione internazionale di polizia (Scip), la piattaforma unica di intervento info-operativo internazionale. All’interno dello Scip un ruolo cruciale sarà svolto da quello che può essere considerato il suo cuore pulsante: la Sala operativa internazionale. Cuore pulsante perché è qui che convergono i diversi canali di informazione, l’Interpol, l’Europol, il S.I.Re.N.E e la rete degli ufficiali di collegamento. E utilizzare questi canali vuol dire essere interconnessi con tutto il globo e poter consultare una mole infinita di dati, archivi e informazioni di polizia che vanno dalle persone da ricercare alle opere d’arte da recuperare fino ad arrivare alla banca dati delle impronte digitali e del Dna. La Sala operativa internazionale (Soi), che è interconnessa con le sale operative delle altre forze di polizia e di altri enti di interesse (Unità di crisi del ministero degli Affari esteri, Protezione civile, Vigili del Fuoco), non solo garantisce un contatto costante con gli organismi internazionali operanti nell’ambito della cooperazione di polizia ma costituisce anche un punto di riferimento per la rete degli esperti per la sicurezza dislocati nel mondo e per gli operatori di polizia i quali possono chiederne il supporto nel caso di controlli
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