di Anacleto Flori
Tutti pazzi per Lorenzo
Con la sua faccia da bravo ragazzo e il suo indiscutibile talento ha portato una ventata di novità e di entusiasmo nella musica d'autore italiana. Ecco come Lorenzo Fragola si racconta a Poliziamoderna
Con un disco d’oro e uno doppio di platino, Lorenzo Fragola, ventenne cantautore catanese, è il fenomeno musicale dell’anno in Italia . Grazie alla sua sensibilità di autore e di interprete Lorenzo è diventato in breve l’idolo delle adolescenti. Lo abbiamo incontrato durante le prove del concerto della banda della Polizia di Stato “Esserci sempre”, in compagnia del papa Davide, ispettore della questura di Catania. Ne viene fuori il ritratto di un ragazzo ricco di talento,con i piedi per terra e le idee chiare. C’è da giurare che il futuro della musica italiana sarà sempre più rosso. Rosso Fragola.
Complimenti Lorenzo, festeggiare i 20 anni con il primo posto nelle classifiche dei dischi più venduti in Italia non è da tutti… Ci racconti come e quando è nata la tua passione per la musica?
Si può dire che sono cresciuto con la musica. Mi ricordo che mio padre si sedeva al pianoforte e si metteva a suonare e tutta la casa si riempiva di quelle note. È stata un po’ la colonna sonora della mia infanzia e così era quasi inevitabile che finissi anch’io per mettere le mani su quel pianoforte. Crescendo ho scoperto anche la passione per la chitarra. A quel punto ho capito quello che volevo fare da grande: il cantante.
Come l’hanno presa i tuoi genitori quando gli hai detto che volevi partecipare a X Factor?
In realtà quando ho partecipato alle prime selezioni per X Factor sono andato in auto a Napoli con mio padre, anche perché la sua presenza in questi anni è stata davvero importante. Lui mi ha insegnato quali sono le regole fondamentali da seguire nella vita, senza mai impormi nulla e lasciandomi libero di coltivare i miei interessi. Certo era contento della mia passione per la musica, ma mi ripeteva che dovevo anche pensare a studiare…
Anche se la prima volta è andata male, ci tenevo troppo: pensavo che quella per me potesse es