Alessandro Pansa
Orgoglioso di voi
È stato un anno di dure sfide, il 2014. Per noi della Polizia di Stato, così come per l’Italia intera.
La crisi economica ci costringe a trovare nuovi modi di consumare, di produrre, di decidere; ma nello stesso tempo distrugge posti di lavoro e innesca tensioni che si scaricano nelle piazze. Anche il quadro internazionale si è fatto preoccupante, e nuovi pericoli incombono sul Paese. In questo non facile contesto fatemi dire che le donne e gli uomini della Polizia di Stato hanno fornito una prova davvero straordinaria. Nonostante le carenze di retribuzione e di organici imposte dalle condizioni del bilancio pubblico, possiamo dire di avere vissuto al servizio della comunità nazionale un anno di cui dobbiamo essere orgogliosi.
L’ordine pubblico, pur nel moltiplicarsi delle manifestazioni violente e delle provocazioni rivolte contro di noi, è stato gestito con grande efficacia ed equilibrio, e con un bilancio di danni alle persone e alle cose infinitamente più leggero di quello che la drammaticità della situazione avrebbe potuto provocare. Abbiamo continuato a infliggere pesanti colpi alle organizzazioni criminali, anche sotto il profilo economico. Abbiamo gestito con umanità la più massiccia ondata di migranti mai arrivata nel nostro Paese. Abbiamo innalzato ulteriormente il livello di attenzione contro i rischi del terrorismo fondamentalista. E per quanto riguarda i reati consumati sul nostro territorio, non deve sfuggire che gli indicatori sono tutti stazionari o in ribasso, tranne che nel caso di alcuni reati più direttamente legati all’inasprirsi della crisi economica; ma anche in questo caso l’incremento è minore di quello che si sarebbe potuto attendere, anche grazie al rafforzamento dell’azione di contrasto in termini di arresti e denunce.
Per questo straordinario lavoro voglio ringraziare tutti gli operatori e le loro famiglie, assicurare che mi batterò per loro con tutte le mie forze e ribadire che sono più che mai fiero di guidare la Polizia di Stato. L’orgoglio di appartenenza e lo spirito di sacrificio sono i valori che ci hanno fatto scegliere questa carriera invece di altre, e quindi so che abbiamo le risorse morali per sostenere un periodo lungo di difficoltà.
Il 2015 sarà per noi anche un anno di cambiamenti. Il vasto movimento di innovazione che tutto il Paese sta vivendo non può non riguardare anche noi, che però di questo processo intendiamo essere artefici, e non soggetti passivi. Andiamo verso una Polizia di Stato sempre più attenta al dovere di razionalizzare l’uso delle risorse, e nello stesso tempo sempre più capace di valorizzare le straordinarie professionalità di cui dispone, e che costituiscono la chiave del nostro successo e del nostro futuro.
Voglio infine rivolgere un pensiero commosso a tutte le vittime e a tutti i feriti che si sono sacrificati indossando la nostra divisa, e augurare a tutti i poliziotti e ai loro cari un Natale sereno e un Anno nuovo pieno di soddisfazioni.
Il Capo della Polizia - Direttore generale della pubblica sicurezza
Alessandro Pansa