Claudia Torchia*
Febbre strisciante
Il virus dell’herpes labiale c’è (quasi sempre), ma si manifesta solo in caso di stress psico-fisico. Gli interventi preventivi e i “rimedi della nonna”
Siete sotto stress? Qualche linea di febbre? Una gravidanza impegnativa? È in arrivo il ciclo mestruale?
Prima un calore improvviso, poi una sensazione di prurito infine un punto arrossato sul margine del labbro: è arrivato l’herpes labiale, o febbre al labbro.
Nell’herpes labialis il contagio avviene per contatto diretto, attraverso la saliva (baci; posate infette…).
L’incontro con il virus ha luogo in tenera età (nei bambini tra il 4° mese e il secondo anno di vita), talvolta senza disturbi palesi, a volte anche sotto forma di una dolorosa gengivo-stomatite (infezione del cavo orale caratterizzata da vescicole sulla superficie interna delle guancie, del palato, delle gengive e della lingua).
Una volta penetrato nell’organismo, il virus viaggia percorrendo i nervi sensitivi, dalla cute alle cellule dei vicini gangli nervosi, e qui si annida in stato di latenza.
Quasi il 90% dei soggetti possiede nel sangue i segni (ovvero gli anticorpi) di un pregresso incontro con questo agente virale.
In talune condizioni di alterazione del sistema immunitario esso si riattiva: stress fisici e mentali, febbre, ciclo mestruale, gravidanza, traumi, esposizione eccessiva ai raggi solari o al freddo.
Il virus, attivato, compare come lesione labiale: dopo 6-12 ore dall’evento scatenante, tra la mucosa del labbro e la pelle, si sviluppano grappoli di piccole vescicole, che evolvono in minute croste nell’arco di una settimana.
Il termine “herpes”, etimologicamente dal greco herpein, descrive due caratteristiche del virus: “strisciare” (allorché percorre le terminazioni nervose, dalla periferia cutanea verso il midollo spinale e viceversa), ed “essere furtivo” (allorché descrive il comportamento latente e cronico del virus).
Il farmaco prescritt