di Mauro Valeri

LOTTA AI CARTELLI

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Contrastare la produzione e lo spaccio dei fiumi di droga che qui vengono prodotti ed essere sempre più vicini ai cittadini, questi gli obiettivi della Polizia del Paese andino

LOTTA AI CARTELLI

Narcotraffico e sequestri, queste le sfide più grandi che la polizia colombiana è chiamata a fronteggiare. Già perché contro i cartelli, cosche criminali dedite al traffico di cocaina, vere e proprie organizzazioni paramilitari, c’è in atto una guerra. Una guerra combattuta da tanti anni non solo dalla polizia ma anche dall’esercito e che portò già nel 1989, in seguito ad una escalation di omicidi operati dai cartelli, a una controffensiva nella quale vennero arrestate più di 10mila persone. Il nome di Pablo Escobar, narcotrafficante a capo del cartello di Medellin ucciso in uno scontro a fuoco con le forze di sicurezza governative, è conosciuto in tutto il mondo. Agli sforzi investigativi sempre più intensi che la Colombia sta mettendo in campo si è voluto dare un segnale di apprezzamento lo scorso anno scegliendola come sede dell’Assemblea mondiale dell’Interpol, riunione alla quale hanno partecipato più di 180 Paesi. La collaborazione info-investigativa tra l’Italia e il Paese andino è davvero buona e ha determinato la riuscita di numerose operazioni, come quelle concluse con l’arresto a Bogotà di Roberto Pannunzi e a Medellin

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01/10/2014