di Cristiano Morabito e Federico Dell’Aquila
Valori in campo
Diffondere la cultura della legalità attraverso la pratica sportiva il cui valore universale è quello del rispetto delle regole, dell’avversario e di superare barriere e discriminazioni di ogni tipo favorendo l’integrazione. Questa è la mission principale delle Fiamme oro, il punto focale intorno al quale ruota tutta l’attività di uno dei più grandi gruppi sportivi d’Europa, nonché uno dei più vincenti a livello nazionale e internazionale. Dunque, molti campioni cremisi sono saliti sui gradini più alti dei podi di tutto il mondo, ma più del risultato sportivo, quel che conta è l’esempio che questi atleti sono in grado di dare ai giovani. Seguendo questa filosofia, le Fiamme oro possono contare su 25 gruppi giovanili (aperti a tutti e non solo ai figli dei poliziotti) che accolgono nelle 19 discipline (sulle 39 totali) più di 1.000 tra bambini e ragazzi. Alcune di queste sezioni sono state aperte in luoghi considerati “difficili”, dove la criminalità organizzata fa sentire particolarmente la sua presenza, proprio per dare il segnale che, anche attraverso lo sport, la Polizia di Stato vuole “Esserci sempre”, così come recita il nostro claim. Per questo è nata la sezione pugilistica di Marcianise dove molti ragazzi come alternativa alla strada ora possono sognare di diventare i nuovi Cammarelle o Valentino; o ancora la palestra di lotta inaugurata a Termini Imerese che forgerà i futuri Minguzzi per la nazionale italiana. Ma ci sono anche casi singolari, come quello della sezione juniores del trial con sede a Milano, nata nell’ottica dell’educazione stradale o quello del “progetto campus” dove i giovani rugbisti studiano seguiti da tutor nelle ore precedenti gli allenamenti che si svolgono all’interno della caserma “S. Gelsomini”, sede del I Reparto mobile di Roma.
Alcune stagioni sportive, come quella del nuoto e dell’atletica, volgono al termine e altre, come il rugby, sono ai nastri di partenza, ma un dato è certo: le Fiamme oro hanno già vinto da tempo il loro campionato permettendo ai ragazzi di ogni età di praticare sport in un ambiente unico, sano e di livello tecnico assoluto.
Parte la stagione del Rugby: le Fiamme sono pronte
Si accendono i riflettori sull’85° campionato nazionale di rugby “Eccellenza” e le Fiamme oro si presentano ai blocchi di partenza pronte per la loro terza stagione nella massima serie della palla ovale nazionale.
Molte le novità per il 2014-2015 del XV della Polizia di Stato, a iniziare dal settore tecnico: insieme al confermato head coach Pasquale Presutti e all’allenatore degli “avanti” Alessandro Castagna, da quest’anno sulla panchina cremisi siederà anche Giovanni “Nanni” Raineri. Il giovane tecnico che nella passata stagione ha centrato la promozione nella massima serie con L’Aquila, è stato chiamato a curare il reparto dei 3/4. Saranno sette i nuovi giocatori nell’ organico cremisi, di cui due esterni: Filippo Cazzola, proveniente dalla franchigia federale delle “Zebre”, e il sudafricano Martin Thomsen, primo straniero in assoluto nella storia delle Fiamme oro rugby, che oltre a poter essere impiegato sul campo, si occuperà anche delle “skills” (i fondamentali) della squadra. Novità anche per quanto riguarda il settore giovanile che verrà preso in mano da Bruno Pighetti (attuale manager dell’Accademia federale Under 18 di Roma) e Sven Valsecchi.
Obiettivo dichiarato è quello di far meglio della scorsa passata, in cui le Fiamme hanno chiuso il campionato al settimo posto a quota 43 punti e con la conquista del Trofeo Eccellenza, primo trofeo vinto da quando la società si è spostata a Roma da Padova e dopo un lungo digiuno durato ben 42 anni.
A sancire l’importanza ricoperta dal XV cremisi, anche la presentazione della squadra avvenuta lo scorso 30 settembre alla Scuola superiore di polizia, alla presenza del capo della Polizia, Alessandro Pansa, che nell’occasione ha dichiarato: «Grazie agli atleti della squadra di rugby per le loro prestazioni sportive. Voi siete un modello e un riferimento per i giovani per prevenire qualsiasi forma di illegalità». Simbolica la consegna della maglia da parte del capo della Polizia al neocapitano, Giovanni Massaro, che insieme al vice presidente esecutivo delle Fiamme, Armando Forgione, ha fatto dono a Pansa di una maglia personalizzata con il numero 1. L’appuntamento per tutti è sul sintetico della caserma “S. Gelsomini” di Ponte Galeria dove le Fiamme disputano le partite casalinghe.
Acque dorate
Una cascata di medaglie: 8 ori, 3 argenti e 12 bronzi. Agli ultimi Europei di Berlino l’Italia del nuoto ha fatto brillare gli occhi agli appassionati di sport. 23 i piazzamenti sul podio che rendono preziosissimo il bottino azzurro, secondo per numero di medaglie solo a quello della Gran Bretagna. Significativi due dati: l’Italia ha vinto la classifica per Nazioni del “nuoto in vasca” con 850 punti e ha prevalso anche in quella del “nuoto di fondo” con 174 punti. Un trionfo senza precedenti costruito anche in virtù delle prestazioni degli atleti delle Fiamme oro, capaci di cogliere tre primi posti individuali e due di staffetta oltre a 6 bronzi.
Ha realizzato una doppietta tutta d’oro Gregorio Paltrinieri, originario di Carpi, vincitore dei 1.500 e degli 800 stile libero strapazzando gli avversari, che hanno potuto lottare solo per i gradini più bassi del podio. Memorabile in particolare la sua impresa sulla distanza più lunga. Qui l’atleta cremisi ha attaccato dalla prima alla trentesima vasca, chiudendo l’ultima bracciata con il tempo di 14’39”93, nuovo record europeo e miglior prestazione mondiale dell’anno.
Un viandante del nuoto Gregorio, trasferitosi dall’Emilia al Centro federale di Ostia, dove è seguito da Stefano Morini, allenatore di tanti campioni del passato e del presente. Vincere non è facile, ripetersi a due giorni di distanza è più difficile. Gregorio c’è riuscito, sbaragliando la concorrenza europea anche sugli 800 metri stile libero. Paltrinieri punta sempre a migliorare le sue prestazioni: nel dopo gara infatti non era pienamente soddisfatto del suo crono sugli 800 metri.
Un posto tra le regine del nuoto spetta, ancora una volta, a Martina Grimaldi, oro nella 25 km di nuoto in acque libere, che ha reagito da campionessa alla delusione di un piazzamento lontano dal podio nella 10 km, gara in cui è campionessa olimpica in carica. Nella 25 km la bolognese parte restando in gruppo per poi scaricare in acqua tutta la rabbia in corpo con una progressione inesorabile e chiudere in 5h19’14”1, sette secondi in meno della seconda classificata, Anna Olasz. A conferma della bontà della scuola italiana del fondo, è arrivato anche il terzo posto nella 10 km di Edoardo Stochino, tornato a un piazzamento di prestigio dopo alcuni anni difficili. Stessa distanza e stessa medaglia anche per Aurora Ponselè, bronzo all’esordio internazionale nelle gare in acque libere. Nei 1.500 sl è arrivato il bronzo di Martina Rita Caramignoli, che ha anche migliorato il proprio primato con 16’05”98.
NON SOLO FONDO
Se il fondo e il mezzofondo del nuoto hanno fatto la parte del leone in questi Europei di Berlino, anche la velocità si è difesa bene, con buone individualità e ottime prestazioni corali. Fa tris di medaglie il “velocista” cremisi Luca Leonardi. Bronzo al fotofinish sui 100 sl, migliorando se stesso in 48”38, Leonardi è risultato determinante per l’oro azzurro della staffetta mista stile libero, composta anche da Luca Dotto, Erika Ferraioli e Giada Galizi, staffetta che ha ottenuto il nuovo primato europeo di 3’25”02. In apertura di Europeo Leonardi aveva anche vinto il bronzo con la 4x100 sl maschile, insieme, tra gli altri, a un altro fuoriclasse cremisi, Marco Orsi. Un’altra staffetta tutta d’oro è la 4x200 sl femminile con seconda frazionista l’atleta cremisi Stefania Pirozzi, protagonista di una gara di grande sostanza. La Pirozzi condivide la vittoria con le azzurre Alice Mizzau, Chiara Masini Luccetti e Federica Pellegrini, autrice di una progressione finale prodigiosa che ha portato l’Italia alla vittoria in 7’50”53.
SINCRO DI BRONZO
Il nuoto, si sa, è fatto anche di tuffi e di nuoto sincronizzato, disciplina in cui le Fiamme oro dominano incontrastate in Italia. C’è molto di cremisi proprio nel terzo posto nel libero combinato del sincro, specialità che vedeva in acqua sei atlete della polizia su dieci. Camilla Cattaneo, Francesca Deidda, Manila Flamini, Mariangela Perrupato, Sara Sgarzi e Danila Schiesaro insieme alle altre azzurre Bozzo, Callegari, Cerruti e Ferro hanno sfondato quota 90 punti, con 27.0000 di esecuzione, 36.1333 di impressione artistica e 27.2000 di difficoltà. Brave davvero anche loro.
NUOVI CAMPIONI CREMISI
L’ultimo concorso della Polizia di Stato riservato ad atleti, ha “arricchito” la squadra cremisi di 37 promesse provenienti da 16 sport diversi: sci, biathlon, atletica leggera, arti marziali (judo, karate e taekwondo), pesistica, pugilato, nuoto, pentathlon moderno, scherma, tiro a segno, motocross e canoa. Fa l’ingresso assoluto tra gli sport cremisi il badminton, specialità che dal 1992 è sport olimpico. Vincitori di titoli italiani e con piazzamenti importanti in manifestazioni internazionali i nuovi atleti della Polizia di Stato hanno già tutti vestito la maglia azzurra. Curiosità? L’atleta più giovane in assoluto è Yemaneberhan Crippa, giovane promessa dell’atletica leggera – 1.500 metri e corsa campestre – che ha compiuto 18 anni proprio in questi giorni, esattamente il 15 ottobre. Altri giovanissimi sono Irene Prampolini (pentathlon moderno), Antonino Pizzolato (pesistica, categoria 85 kg), Francesco Ingargiola (scherma, fioretto), Michele Cervellin (motocross) e Erika Furlani (atletica, salto in alto), atleti che, nati nel 1996, hanno raggiunto la maggior età da pochi mesi. Coronato il loro sogno di entrare a far parte del gruppo sportivo più titolato d’Italia, ora potranno essere atleti a tempo pieno, potendo contare sulle strutture e sugli impianti della Polizia di Stato e avvalendosi dell’esperienza e della competenza dei tecnici delle Fiamme oro. Un’occasione unica da sfruttare al meglio.