Luigi Lucchetti*

A me gli occhi, please

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Credibilità, autorevolezza, attrattiva e identificazione. Ecco le leve psicologiche sfruttate dagli specialisti dell’inganno

A me gli occhi, please

Le varie forme di truffa, aumentate vertiginosamente con il peggiorare dell’attuale congiuntura economica, generalmente sfruttano una “debolezza” caratteriale (la cupidigia, una piccola ossessione, lo spirito altruistico) o un intenso stato di bisogno (per grave malattia propria o dei cari, disoccupazione, difficoltà economiche) della vittima e la sua suggestionabilità. Il periodo di tempo che intercorre tra l’approccio e la consumazione del raggiro può essere molto breve (come nel caso delle truffe di strada), e le tecniche criminali ruotano, in questi casi, intorno alla velocità della proposta per impedire l’attivazione delle difese della vittima. Il meccanismo su cui fa leva il truffatore è la necessità di concludere l’affare in fretta o l’opportunità immediata di essere di aiuto per qualcuno che altrimenti verrebbe più o meno gravemente danneggiato: la sensazione di perdere un’occasione importante abbatte la naturale diffidenza, offuscando pertanto la razionale valutazione dello scambio. L’abilità del truffatore si estrinseca, quindi, nel mantenere il focus dell’attenzione della vittima sulla rilevanza della proposta che disattiva temporaneamente la difesa rappresentata dal dubbio, rendendo poss

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01/06/2014