a cura di Annalisa Spitaletta

Anniversari: strage di Capaci, 23 maggio 1992

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Un giorno funesto di 22 anni fa in cui morirono in un attentato di mafia, il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre poliziotti della scorta: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Quest’anno per la celebrazione sui luoghi della strage si sono recati i massimi rappresentanti dello Stato, tra cui il capo della Polizia, Alessandro Pansa, che ai tanti giovani giunti a Palermo con il progetto d’educazione ai valori dell’antimafia, la “Nave della legalità”, raccolti proprio in quell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone di Palermo teatro del maxiprocesso ai mafiosi di “Cosa Nostra”, si è rivolto con queste parole: «Non è assolutamente la solita passerella, soprattutto quando c’è tutta questa partecipazione di giovani, che aderiscono a queste manifestazioni con tanta passione e coinvolgimento. Questa è la base principale per un rinnovamento, per una nuova voglia di lottare contro il crimine organizzato. Questa è una giornata attraverso la quale tale rinnovamento si rafforza». Tra le commemorazioni del 23 maggio scorso, quella alla Scuola allievi agenti di Peschiera del Garda ha reso quanto mai attuale il ricordo dell’attentato con la presenza proprio dell’auto distrutta nella strage, la Fiat cromoblindata della scorta al giudice, nome in codice “Quarto Savona Quindici”, giunta da Messina nella teca di vetro in cui è custodita. Un ricordo che si è svolto sulle note e le parole della Preghiera del poliziotto cantata dal tenore “in divisa” Paolo Restiotto, assitente capo alla Stradale di Legnago. Un altro momento della celebrazione ha visto la partecipazione di Pierfrancesco Diliberto, regista del film La mafia uccide solo d’estate, del vocalist degli Stadio Gaetano Curreri e di

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01/06/2014