Annalisa Bucchieri

Vitamina C, proteina S e punto G

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Come salvare il Calcio da nuove ondate di violenza e stadi semivuoti? Lo abbiamo chiesto ai protagonisti del pallone

Venne un giorno, il 2 febbraio del 2007, in cui fu chiaro a tutti che il calcio soffriva di una grave patologia. Fu quando l’ispettore Raciti perse la vita a seguito degli scontri nel derby Catania-Palermo. Sono state cercate le medicine efficaci per rimettere il calcio in salute e tanto è stato fatto: tessera del tifoso, steward, figure di dialogo con gli ultras. I risultati sono arrivati e oggi, dati alla mano forniti dall’ Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive, contiamo la metà dei feriti che un tempo le partite di calcio si lasciavano dietro le spalle.
Molti, però, lamentano che i potenti rimedi utilizzati, necessari come terapia d’urto, abbiano prodotto gli effetti collaterali classici degli antibiotici, debellando insieme al virus anche la flora batterica. Fuor di metafora, c’è chi (ad esempio Malagò, presidente del Coni) è preoccupato che tessera del tifoso e misure dure, come la chiusura delle curve per tutti, puniscano anche i bravi supporters e, soprattutto, facciano traballare il bilancio dell’Azienda Calcio. Mentre Abete non è allarmista sul calo della presenza negli stadi, che imputa anche alla crisi economica e alla possibilità offerta dalle tecnologie di vedere la partita comodamente da casa, la voce principale della Serie B, Abodi, ribadisce che l’acquisto complicato del biglietto demotiva i tifosi.
D’altro canto la partita Salernitana-Nocerina e, ancora prima, Genoa-Siena, hanno chiaramente indicato che la violenza delle curve è ritornata e non va abbassata la guardia con i controlli. Tanto più alla luce dei dati emersi dall’attività delle Squadre tifoserie della Digos sugli estremismi politici degli ultras e dalle ultime indagini sulle infiltrazioni camorriste nel campionato di LegaPro. Da qui l’urgenza del ministro Alfano di creare una task force, il Casms, presieduta dal prefetto Panìco.
Certo il malessere serpeggia e il pallone sembra più sgonfio. Come agire? Poliziamoderna lo ha chiesto a tutti i protagonisti della scena del Calcio. E ognuno di loro, dal ct della nazionale Prandelli al presidente del club bianconero Agnelli, da Tommasi (presidente Associazione italiana calciatori) a Brunelli (dg della Lega A), ha fornito una propria ricetta con tre elementi in comune, però. Rinforzare la proteina S, cioè più Servizi offerti dallo stadio (Juventus stadium docet sia per incassi che per il più basso numero di incidenti in Italia), rinforzare la vitamina C, cioè la Comunicazione tra club e tifosi attraverso il supporter liason officer (vedi il caso Fiorentina), stimolare in maniera adeguata il punto G, cioè educare i Giovani sportivi e i loro Genitori ad essere i futuri giocatori e spettatori del calcio d’eccellenza. Insomma facciamolo ridiventare quel grande Giuoco che è sempre stato. Godimento assicurato.

01/02/2014