Anacleto Flori e Cristina Di Lucente
C’era un ragazzo che come me...
Partita il 1° ottobre la 4^ edizione del concorso Narratori in divisa. Questa volta il tema è il rapporto tra giovani e polizia. Tra le novità, una sezione riservata agli under 21
Atre anni di distanza dalla proclamazione dei vincitori dell’ultima edizione, quella del maggio 2010, si parte per questa nuova avventura. L’ultimo dubbio affrontato è stato quello legato al tema del concorso. Tante le idee, le suggestioni e le proposte. Alla fine a spuntarla è stato uno degli argomenti forse più cari a tutto il Dipartimento della ps: quello del rapporto tra giovani e polizia. Una decisione coraggiosa e apparentemente rischiosa, che lancia il nostro concorso nel mare aperto dell’eterna diffidenza e contrapposizione, non solo generazionale, tra genitori e figli, studenti e poliziotti, tra universo giovanile e la nostra Istituzione.
Una scelta tutta racchiusa nel titolo del nuovo concorso “C’era un ragazzo che come me…” (suggestivo incipit di una vecchia ma “sempre verde” canzone di Gianni Morandi) che sottintende, in quel rapporto, l’esistenza di due facce di una stessa medaglia. Per questo le sezioni del concorso saranno due: una riservata a tutti i poliziotti in servizio o in pensione (per gli abbonati ci sarà una piccola sorpresa, una sorta di bonus fedeltà, vedi regolamento) che saranno invitati a raccontare la propria esperienza di uomini e donne in divisa a confronto con l’universo giovanile. Ma potranno anche scegliere di tornare indietro nel tempo e a recuperare i ricordi di quando, da ragazzi, toccava a loro rapportarsi con quelle divise. Storie autobiografiche dunque, o di pura fantasia. Al compianto capo della Polizia Antonio Manganelli è intitolata la seconda sezione del concorso, quella riservata a tutti i ragazzi under 21 che vorranno provare a raccontare, a tutto tondo, il proprio rapporto con gli uomini e donne che indossano una divisa della polizia. Anche in questo caso vanno bene esperienze personali, belle o “brutte”, vissute in prima persona o attraverso gli occhi di amici e compagni di scuola, ma anche semplicemente racconti frutto di quella fervente immaginazione che a vent’anni non manca davvero… Per tutti l’invito è quello di leggere attentamente il bando di concorso (vedi regolamento) e di iscriversi attraverso l’apposita scheda pubblicata sul nostro sito www.poliziamoderna.it. Augurando a tutti i partecipanti il più classico degli “in bocca al lupo”, ricordiamo che i vincitori delle due sezioni e i migliori racconti selezionati dalla giuria saranno pubblicati in un volume che sarà presentato alla prestigiosa Salone del libro di Torino, perché quest’anno il nostro motto è tutto un programma: “Molto è stato scritto, molto è stato letto, ma partecipa al nostro concorso letterario e fai volare il tuo inedito fino a Torino!”.
La nostra giuria... e il suo presidente
Giorgio Faletti (2004), Carlo Lucarelli (2005) e Cristina Comencini (2010), questi i presidenti della giuria delle tre precedenti edizioni del nostro concorso letterario. E quest’anno? Chi presiederà la giuria di questa quarta edizione intitolata: “C’era un ragazzo che come me…”? Ancora un po’ di pazienza…il nome verrà annunciato nel prossimo numero ma possiamo garantirvi fin d’ora che sarà all’altezza dei suoi predecessori. Con lui ci sarà il questore di Oristano e scrittore Piernicola Silvis, il direttore di Poliziamoderna Annalisa Bucchieri, il caporedattore Anacleto Flori, la redattrice Cristina Di Lucente e il grafico Daniele Messa. A tutti i candidati un grosso in bocca al lupo e… che vinca il migliore!
Regolamento
Il bando è esteso al territorio nazionale e composto di due sezioni:
una riservata agli appartenenti alla Polizia di Stato ed ai loro colleghi in pensione,
l’altra a tutti i ragazzi under 21 (denominata “Premio Manganelli”)
L’opera letteraria dovrà essere inedita e consistere in un racconto breve
di natura narrativa, redatto in lingua italiana e costituito
da un numero massimo di 18mila battute, spazi inclusi.
L’elaborato dovrà essere trasmesso, dal 1° ottobre 2013 fino al 7 gennaio 2014
esclusivamente compilando la scheda pubblicata sul sito internet
www.poliziamoderna.it
Non saranno presi in considerazione manoscritti.
Gli elaborati inviati non saranno restituiti.
Ogni concorrente potrà partecipare con un solo racconto, tranne i titolari
dell’abbonamento a Poliziamoderna, che avranno invece la possibilità
di inviarne due. I racconti dovranno riportare
i dati anagrafici dell’autore, l’ eventuale ufficio di appartenenza (se in servizio),
e un recapito per ulteriori comunicazioni.
Le opere saranno valutate a giudizio insindacabile e inappellabile della giuria.
I migliori racconti di ciascuna sezione verranno raccolti in un volume che sarà presentato in occasione dell’edizione 2014 del Salone internazionale del libro di Torino. La proprietà letteraria rimarrà sempre e comunque degli autori.