Annalisa Bucchieri
Italia ballerina
È uscita la nuova carta sismica del nostro Paese. Uno degli autori dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ci spiega come leggerla e capirla
L’Italia si muove. E anche ad una discreta velocità: 2/3mm all’anno in direzione Nord-Est rispetto all’Europa stabile. A causa delle fortissime spinte della placca tettonica africana, la crosta si sta deformando e i massimi valori di deformazione coincidono con le aree sismiche del nostro Paese. A rilevarlo le misure satellitari ottenute ogni giorno dalle stazioni gps dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), sparse su tutto il territorio italiano. Oltre 300 misurazioni inviate quotidianamente alla sala monitoraggio di Roma che, messe in sequenza cronologica, mostrano un’Italia ballerina. Grazie allo sviluppo della rete delle stazioni sismologiche i ricercatori dell’Ingv sono arrivati a pubblicare una nuova mappa sismica della nostra Penisola. Quando fu compilata la prima, riportava i dati dei terremoti dal 1981 al 2002, le stazioni sismiche erano pochissime (circa 7). Ovviamente le oltre 300 stazioni odierne rendono la cartografia geologica del territorio italiano degli ultimi 13 anni molto più dettagliata e importante per lo sviluppo della ricerca scientifica in materia. Ma cosa in realtà dice e soprattutto a cosa serve questa mappa lo proviamo a capire con uno dei suoi autori, Maurizio Pignone del Laboratorio di cartografia digitale della sede irpina dell’Ingv (ulteriori chiarimenti o approfondimenti su questo “terreno” specifico li potrete chiedere direttamente agli esperti ponendo le vostre do
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