Simonetta Zanzottera

Riscoperta di un capolavoro

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A Castel Sant’Angelo la mostra di opere d’arte ritrovate dalle forze ell’ordine. Nelle sale esposto anche un inedito San Michele Arcangelo di Francesco Cozza

Il 20 maggio è stata inaugurata a Roma la mostra “Capolavori dell’archeologia: recuperi, ritrovamenti, confronti”. L’esposizione celebra i vent’anni di collaborazione fra il Centro europeo per il turismo e le forze dell’ordine che – grazie all’attività di contrasto degli illeciti sul patrimonio storico-artistico da parte di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza – contribuisce a ridare vita e memoria a pezzi della nostra storia, altrimenti destinati all’oblio. La mostra è allestita a Castel Sant’Angelo che, in contemporanea, offre i suoi spazi all’esposizione di un’opera inedita dedicata al nostro santo patrono: “San Michele Arcangelo in lotta col demonio”. È su questo splendido dipinto che andiamo ad accendere i nostri riflettori.
La tela, che aggiunge un tassello alla già ricca iconografia del santo, raffigura la lotta fra l’angelo e il demonio nell’interpretazione di Francesco Cozza, pittore calabrese attivo a Roma dagli Anni ’30 del Seicento fino al 1682, anno della sua morte.
L’opera, un olio su tela di notevoli dimensioni (292 x 195 cm), è un inedito assoluto. Fino al 1934 dava mostra di sé sull’altare sinistro della chiesa di Santa Maria del Carmine alle Tre Cannelle a Roma (sede dell’Arciconfraternita di Maria SS. del Carmine) ma poi, a quella data, era stata letteralmente occultata dietro un’altra tela raffigurante S. Teresa del Bambin Gesù. Non se ne trova traccia nelle fonti biografiche relative al suo autore, né nella cospicua letteratura sulle chiese romane; l’opera pittorica sarebbe dunque caduta per sempre nell’oblio se la sua immagine non fosse stata ancora viva nella memoria di qualcuno che, prima del 1934, aveva avuto modo di ammirarla nella chiesa rom

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01/06/2013