Anacleto Flori e Cristina Di Lucente
C’era un ragazzo che come me...
Ai nastri di partenza la 4^ edizione del concorso Narratori in divisa. Questa volta il tema è il rapporto tra giovani e polizia. Tra le novità, una sezione riservata agli under 21
Dopo un lungo periodo di attesa, scandito dalle e-mail e dalle telefonate appassionate dei nostri abbonati e lettori (tutti ci chiedevano con una punta di malcelata speranza «ma quand’è che sulla rivista ci sarà di nuovo un po’ di spazio per noi aspiranti scrittori?») siamo lieti di annunciare che il 4° concorso letterario di Poliziamoderna è finalmente alle porte. Superati ormai gli ultimi scogli burocratici , tutto è pronto per tuffarci in questa nuova avventura, esattamente a tre anni di distanza dalla proclamazione dei vincitori dell’ultima edizione, quella del maggio 2010. L’ultimo dubbio che abbiamo dovuto affrontare, come spesso avviene in questi casi, era legato al tema del nuovo concorso. Tante le idee, le suggestioni e le proposte, anche tenendo conto delle vecchie edizioni: da quella storica del 2004 in cui abbiamo lasciato briglia sciolta alla fantasia dei concorrenti alle due successive incentrate, rispettivamente, su “La notte” (2006) e “La donna in polizia” (2010). Alla fine a spuntarla è stato uno degli argomenti forse più cari a tutto il Dipartimento della ps: quello del rapporto tra giovani e polizia. Una decisione coraggiosa e apparentemente rischiosa, che lancia il nostro concorso nel mare aperto dell’eterna diffidenza e contrapposizione, non solo generazionale, tra genitori e figli, studenti e poliziotti, tra universo giovanile e la nostra Istituzione. Una scelta però meditata e convinta che si inserisce a pieno titolo in quel ponte idealmente lanciato verso le nuove generazioni che da anni costituisce uno dei pilastri della filosofia comunicativa della Polizia di Stato. Dalle campagne contro la violenza negli stadi (Un pallone per amico), contro il bullismo (Il poliziotto un amico in più) e contro l’abuso di alcol (Guido con Prudenza) ai concertoni per la legalità, in cui studenti, poliziotti e rockstar si sono trovati, forse per la prima volta, a suonare e cantare sullo stesso palco e dalla stessa parte.. Fino all’esperienza dei calendari realizzati in collaborazione con gli studenti romani dell’Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione “Roberto Rossellini” (2011) e della Scuola Internazionale di Comics-Accademia delle arti figurative e digitali assieme ai ragazzi dell’Istituto penale minorile di Nisida (2013). Una scelta tutta racchiusa nel titolo del nuovo concorso “C’era un ragazzo che come me…” (suggestivo incipit di una vecchia ma “sempre verde” canzone di Gianni Morandi) che sottintende, in quel rapporto, l’esistenza di due facce di una stessa medaglia. Per questo le sezioni del concorso saranno due: una riservata a tutti i poliziotti in servizio o in pensione (per gli abbonati ci sarà una piccola sorpresa, una sorta di bonus fedeltà, vedi regolamento) che saranno chiamati a raccontare la propria esperienza di uomini e donne in divisa a confronto con l’universo giovanile. Oppure saranno spinti a tornare indietro nel tempo e a recuperare i ricordi di quando, da ragazzi, toccava a loro rapportarsi con quelle divise. Storie autobiografiche dunque, o di pura di fantasia. Un ingrediente che certo non mancherà ai nostri colleghi (che speriamo saranno in tanti a imbracciare portatili o iPad e a cimentarsi nella scrittura) anche sulla scia di quella frase contenuta nel libro postumo di Antonio Manganelli Il sangue non sbaglia “l’arma segreta di un buon poliziotto è la fantasia, tanto per cominciare”. Proprio al compianto capo della Polizia è intitolata la seconda sezione del concorso, quella riservata a tutti i ragazzi under 21 che vorranno provare a raccontare, a tutto tondo, il proprio rapporto con gli uomini e donne che indossano una divisa della polizia. Anche in questo caso vanno bene esperienze personali, belle o “brutte”, vissute in prima persona o attraverso gli occhi di amici e compagni di scuola, ma anche semplicemente racconti frutto di quella fervente immaginazione, che a vent’anni non manca davvero… Per tutti l’invito è quello di leggere attentamente il bando di concorso (vedi regolamento) e di iscriversi già dal 1 settembre 2013 (data di inizio ufficiale del concorso) attraverso l’apposita scheda che verrà pubblicata sul nostro sito www.poliziamoderna.it. Augurando a tutti i partecipanti il più classico degli “in bocca al lupo”, ricordiamo che i vincitori delle due sezioni e i migliori racconti selezionati dalla giuria saranno pubblicati in un volume che sarà presentato alla prestigiosa Fiera del libro di Torino, perché quest’anno il nostro motto è tutto un programma: “molto è stato scritto, molto è stato letto, ma partecipa al nostro concorso letterario e fai volare il tuo inedito fino a Torino!”.
--------------------------------
Autori in cerca di gloria
Ritorna Narratori in divisa il concorso letterario nazionale lanciato da Poliziamoderna che ci auguriamo coinvolga, come in passato, sempre più lettori, abbonati e curiosi. Quest’anno sarà difficile dimenticare il titolo del concorso, anche i più sbadati lo ricorderanno, tanto il suo motivo è facile e familiare: “C’era un ragazzo che come me…”. Nell’attesa di scoprire quali sorprese i nostri poliziotti e i giovani under 21, coinvolti per la prima volta nell’iniziativa, ci riserveranno, ripercorriamo le tre edizioni precedenti. Partiamo dalla storica prima volta (2004), quella dell’esordio di Narratori in divisa che, con Parole fuori ordinanza, scelse di lasciare carta bianca ai partecipanti. Si aggiudicarono il podio Edoardo Menghi, Roberto Negro e Gianpaolo Trevisi, i loro racconti, insieme ad altri scelti dalla giuria presieduta in quell’occasione dallo scrittore Giorgio Faletti, finirono, con gioia dei protagonisti, in un libro pubblicato da Poliziamoderna nel 2005. La seconda edizione invece fu contraddistinta da un tema ben preciso: il turno di notte dei poliziotti. Scaturirono dal concorso noir avvincenti, da fiato sospeso, come sentenziò Carlo Lucarelli, presidente di giuria, nel motivare le scelte compiute. I vincitori “della notte”, Emma D’Onofrio, Patrizia Bolognani, Maurizio Paolo Blini, Sergio Paoli e Girolamo Lacquaniti, vennero premiati alla Fiera internazionale del libro di Torino e i loro testi raccolti nel volume “Racconti al buio” edito nel 2006. La Donna nella Polizia di Stato, la sua presenza di operatrice della sicurezza, è stato il leitmotiv della terza edizione della competizione letteraria. La giuria, guidata dalla scrittrice e regista Cristina Comencini, sancì la vittoria di Loreta Chenetti, Angelo Tedeschi e Carmelo Pecora. Inoltre fu assegnata una speciale menzione di merito ai racconti di Giuseppe Colasanto, Giuseppe Fedi, Antonello Papedda, Luigi Pagano e Rossella Rossi. E il prossimo chissà, potresti essere tu.
Silvia Lucchetti
------------------------------------
REGOLAMENTO
Il bando è esteso al territorio nazionale e composto di due sezioni:
una riservata a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato, sia in servizio
che in pensione, l’altra a tutti i ragazzi under 21 (che quindi non hanno ancora
compiuto i 22 anni), quest’ultima chiamata “Premio Manganelli”.
L’opera letteraria dovrà essere inedita e consistere in un racconto breve
di natura narrativa, redatto in lingua italiana e costituito
da un numero massimo di 18mila battute, spazi inclusi.
L’elaborato dovrà essere trasmesso esclusivamente compilando la scheda
che verrà pubblicata sul sito internet www.poliziamoderna.it. I racconti
potranno essere inviati a partire dal 1° settembre 2013 fino al 7 gennaio 2014,
termine ultimo per l’invio.
Non saranno presi in considerazione manoscritti.
Gli elaborati inviati non saranno restituiti.
Ogni concorrente potrà partecipare con un solo racconto, tranne i titolari
dell’abbonamento a Poliziamodena, che avranno invece la possibilità
di inviarne due. I racconti dovranno essere originali e riportare
i dati anagrafici dell’autore, compreso l’eventuale ufficio di appartenenza
e un recapito per ulteriori comunicazioni.
Le opere saranno valutate a giudizio insindacabile e inappellabile
di una GIURIA, la cui composizione sarà resa nota
nel prossimo numero di Poliziamoderna.
I migliori racconti di ciascuna sezione verranno raccolti in un volume che sarà presentato in occasione dell’edizione 2014
del Salone internazionale del libro di Torino. La proprietà letteraria rimarrà sempre e comunque degli autori.