Uno di noi

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“Li prenderemo tutti”. Noi desideriamo ricordarlo così. Con questa copertina del numero di ottobre scorso che riassume e sottolinea in un’unica frase la grinta, la determinazione e la straordinaria tenacia con cui il Capo della Polizia, Antonio Manganelli, ha condotto la sua lotta alla criminalità organizzata. La stessa energia eccezionale con cui ha perseguito la sicurezza partecipata attraverso la cultura della prossimità e della legalità.

Ancora frastornati dalla notizia della sua scomparsa arrivano alla redazione del periodico ufficiale Poliziamoderna, del sito www.poliziadistato.it, alla pagina facebook dell’“Agente Lisa” decine e decine di messaggi di vicinanza e affetto a quello che per noi è, anzi è stato fino a qualche ora fa, “semplicemente” il Capo.

“Semplicemente” come era semplice Antonio Manganelli. Lo può testimoniare chi l’ha conosciuto durante la sua lunga carriera.

Uomini e donne in divisa di ogni grado hanno espresso, ognuno a suo modo, il dispiacere, la commozione e la tristezza per avere perso colui che per anni è stato il punto di riferimento, che ha rappresentato e compreso chi per mestiere fa il poliziotto.

Tra questi messaggi ci ha colpito quello di un collega che ha colto lo spirito e la sensibilità che appartenevano al nostro Numero Uno, come lo ha definito il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri:

“In questo momento rappresento il dolore delle donne e  degli uomini della Polizia di Stato. La vicinanza di ciascuno di noi alla famiglia.  la commozione per chi è stato poliziotto sempre, in ogni giorno della sua vita fino alla fine.  E stato investigatore di rango e il primo a comprendere come non ci possa essere sicurezza senza la partecipazione di tutti. Credeva nelle persone, nella gente, quella gente che aveva conosciuto nella sua esperienza di poliziotto di strada. Ha lasciato un messaggio forte tra i tanti: nessuno è immune dagli errori. Ogni giorno bisogna interrogarsi sulla qualità del nostro agire, ogni giorno domandarsi cosa fare di più per il bene del Paese. Tutti insieme. Sempre. Anche domani. Perché tutti i poliziotti proseguiranno secondo questi insegnamenti senza sbandare, anche se con le lacrime agli occhi di chi piange un suo Capo e un suo collega”.

La redazione di Poliziamoderna si unisce insieme a tutti i poliziotti e le poliziotte d’Italia nell’esprimere il cordoglio alla sua famiglia.

01/03/2013