Giuseppe Porcelli

Napoli, che regia!

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Sulla strage degli immigrati di Castelvolturno Guido Lombardi ne fa un film, ed è nel 2012 “Leone d’oro del futuro” a Venezia. L’autore racconta come nasce la sua filmografia tra fiction e realtà

Quando le risorse sono poche ci si affida all’ingegno. Si utilizza una buona storia, più o meno reale, si prova a raccontarla in maniera originale e si cerca di aderire all’ispirazione e di rimanere coerente. Questo è il modo di lavorare di Guido Lombardi, regista napoletano che, dopo anni di gavetta, è riuscito ad emergere, facendo apprezzare la sua prima opera cinematografica “Là Bas – Educazione criminale”. Un film di denuncia, ispirato dalla cronaca sull’immigrazione nel napoletano, specchio di una realtà cruda, nota, ma spesso ignorata.
L’avventura di Lombardi, però, non parte da qui, ha altre radici, ha una storia fatta di volontà e tenacia per riuscire ad affermare il proprio talento. Idee lasciate in un cassetto, proposte premiate ma rimaste senza produttori pronti a investire, poi un film, proprio “Là Bas”, trionfatore a Venezia dove si è aggiudicato il “Leone d’oro del futuro” destinato alla miglior opera prima, che lo ha meritatamente posto all’attenzione della critica e de

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01/03/2013