a cura di Anacleto Flori

Sciarpe azzurre e tricolori

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Roma. 72 uomini e 27 donne con un’età media di 31 anni, due anni di lezioni e il master Scienze della Sicurezza, in collaborazione con La Sapienza - Università di Roma alle spalle. Questo l’identikit dei nuovi 99 giovani commissari del 101° corso che da poche settimane hanno preso servizio nelle questure e nei diversi Reparti e Specialità della Polizia di Stato distribuiti su tutto il territorio italiano. La cerimonia di consegna del diploma finale e della sciarpa tricolore, simbolo dell’autorità di Pubblica Sicurezza, si è svolta lo scorso 19 dicembre presso la Scuola superiore alla presenza del capo della Polizia Antonio Manganelli «Questa scuola è un modello di riferimento che esiste oggi per ogni funzionario – ha sottolineato il prefetto Manganelli – ma che è destinata a diventare un punto di riferimento culturale, formativo, di aggiornamento, di condivisione per gli anni che verranno. Il mestiere di commissario si impara per strada, ma tutto quello che impariamo è anche frutto della formazione ricevuta in questa Scuola ed è qui che abbiamo costruito il nostro Sacrario, simbolo della nostra memoria, dei nostri ricordi e dei nostri caduti. Ora e nei prossimi mesi dovremo forse fare i conti con una crescente tensione sociale, ma abbiamo la consapevolezza e la serenità di essere preparati per affrontare questo problema.
È stata poi la volta del direttore della Scuola Roberto Sgalla di salutare i neo commissari: «In questi due anni i nostri corsisti hanno approfondito conoscenze giuridiche e acquisito competenze professionali nuove, ma anche avuto l’opportunità di fare pratica sul campo».
Nel corso della cerimonia il capo della Polizia ha poi consegnato la sciarpa azzurra, segno di direzione di reparti ed uffici, ai 101 commissari frequentatori del primo anno del 102° corso, presenti alla cerimonia.
Sempre la Scuola ha poi ospitato, nelle scorse settimane, il primo “pranzo della legalità” in collaborazione con Libera, l’associazione fondata da don Luigi Ciotti contro tutte le mafie. Un appuntamento che diventerà periodico, come hanno spiegato il direttore della struttura, Roberto Sgalla, e il responsabile nazionale del settore beni confiscati di Libera, Davide Pati, e che vedrà sulla tavola dei frequentatori della Scuola i prodotti provenienti dai terreni confiscati alla criminalità organizzata in Sicilia, Puglia e Campania. I prodotti, tra i quali l’olio extravergine di oliva “Libera Terra” e il vino rosso IGT di Sicilia “Centopassi”, saranno acquistati presso Libera terra Mediterraneo, il consorzio costituito da sette cooperative sociali che aderiscono a Libera.

“Difendiamoci”
Salerno. Come da copione un uomo raffinato dai modi gentili avvicina un anziano signore e con modi garbati lo informa che il figlio ha comprato degli elettrodomestici per circa 1.000 euro. Il fatto è che non potendolo al momento pagare lo ha mandato a chiedere i soldi ai genitori. L’amo è gettato e la truffa è pronta a scattare. Fortunatamente questa volta la fine della storia è diversa perché la moglie, anche lei ottantenne, non solo non ha consegnato il denaro ma ha anche cacciato da casa il truffatore avvertendo subito dopo la polizia e fornendo informazioni utili ai poliziotti. La signora infatti aveva partecipato ad un incontro della campagna di comunicazione “Difendiamoci” che la questura, in collaborazione con il comune di Sale

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01/02/2013