Fabio Pignalosa

Ogni giorno in rassegna

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Negli ultimi anni, la comunicazione ha assunto un ruolo primario nella vita dell’essere umano.
La mole di informazioni che oggi ci arriva è tale, che si rischia di perdere di vista le notizie più importanti.
È per questo che oggi la rassegna stampa assume una particolare importanza. Non solo uno sguardo attento alle maggiori testate giornalistiche, con una selezione degli articoli sui temi più rilevanti, ma una vera e propria “bussola” per comprendere anche le informazioni di domani e cogliere gli scenari futuri.
Per una istituzione come la Polizia di Stato, questo prodotto, consultabile da tutti i poliziotti d’Italia, rappresenta anche un importante strumento di comunicazione interna consentendo, a ciascuno, di focalizzare gli aspetti più importanti per il Dipartimento e per il territorio.
La rassegna stampa della polizia (collocata all’interno dell’Ufficio relazioni esterne e cerimoniale) è stata, in questi anni, al passo con i tempi. Infatti, da una rassegna “artigianale” fatta materialmente con “forbici” e “colla” e dedicata quasi esclusivamente alle notizie che vedevano la polizia come protagonista, ci si è evoluti sia da un punto di vista operativo (ogni mattina vengono esaminate circa 300 testate nazionali, locali ed estere) che dal punto di vista dei contenuti, per cogliere al meglio le dinamiche politiche e sociali del nostro tempo provando, ogni giorno, ad offrire un quadro completo senza essere ripetitivi o ridondanti e cercando di offrire una lettura rapida e agevole come i tempi del nostro lavoro ci impongono.
La particolare sensibilità che il Dipartimento dedica a questo strumento di comunicazione fa sì che si sviluppino quattro rassegne: nazionale, locale, estera e periodica.
Tutte le rassegne, sono facilmente consultabili. Basta visitare il sito internet della Polizia di Stato (www.poliziadistato.it) e, scegliendo la sezione della “Comunicazione”, si viene indirizzati (digitando una password) su tutti i tipi di rassegne prodotti. Il formato digitale che si è deciso di usare, per rendere il più semplice possibile la consultazione del prodotto finito, è il pdf.
L’obiettivo di quest’Ufficio è quello di realizzare uno strumento che possa essere letto come un grande giornale dove gli articoli sono organizzati e raccolti in grandi campi tematici: dalla politica alla criminalità, dall’ordine pubblico al terrorismo, dall’immigrazione agli eventi.
Oggi, siamo in grado di produrre la rassegna stampa già alle 7,30 del mattino in formati fruibili su strumenti compatibili come smartphone, tablet e pc.
La rassegna viene anche “indicizzata”; ovvero viene creato un indice dove il lettore può comodamente scegliere direttamente la sezione che gli interessa o, addirittura, il singolo articolo. Tutte le rassegne stampa vengono archiviate nei nostri sistemi, in modo che rimanga traccia degli articoli trattati nel corso degli anni mentre, tutto il personale della Polizia di Stato ha la possibilità, on line, di poter consultare gli ultimi 12 mesi della produzione. Con l’incalzare dell’innovazione tecnologica, il prossimo passo (ma già ci si sta lavorando in via sperimentale) sarà quello di concentrarsi anche sulla Rete dove esistono, già da tempo, dei canali di informazione dai quali si possono attingere notizie per poi sviluppare una rassegna Web che possa comprendere anche video ed immagini.

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Oltre il nostro Paese
Nel novembre 2001, una corrispondenza del New York Times da Kabul allertò sulla possibile presenza in Italia di cellule dormienti di al Qaida. David Rohde riferì di computer, cartine geografiche, indirizzi rinvenuti in un paio di abitazioni appena abbandonate dai talebani in fuga da Enduring Freedom, la risposta americana all’11 settembre. Ma anche quando a scrivere non è un premio Pulitzer, sulle pagine della stampa estera ci si misura leggendo delle strategie delle altre forze di polizia nella lotta al crimine, delle iniziative che intraprendono per cambiare e migliorarsi, delle nuove minacce con cui si confrontano e che talvolta precedono di poco fenomeni con cui si ritroverà a fare i conti anche il poliziotto italiano. È dal 1996 che la rassegna della stampa estera si offre come uno strumento di informazione e di conoscenza di realtà più o meno lontane eppure presenti nel lavoro di tutti i giorni. Se le rotte dei traffici illeciti percorrono il pianeta in tutte le direzioni, terrorismo e immigrazione annullano i confini e la violenza negli stadi non è una prerogativa del nostro Paese. Sui principali quotidiani e settimanali americani, dal New York Times al Newsweek e Time, ed europei, da Le Monde a El Pais, Der Spiegel o The Economist, con i successi e i fallimenti delle forze di polizia di altri Paesi si ritrovano, colti da un’angolazione diversa, anche i propri e l’immagine che dai media stranieri filtra dell’Italia e della sua polizia a volte rattrista, fa sorridere, riempie di orgoglio. Sulle prime pagine sono finite le lunghe e buie giornate del G8 di Genova, ma anche, stretti tra poliziotti, Giovanni Brusca, sulla copertina del settimanale americano Time, e Bernardo Provenzano. L’indiscutibile appeal delle Lamborghini Gallardo in dotazione alla Polizia di Stato ha acceso l’attenzione dei media internazionali, e non solo di settore. Ma a volte un’immagine, da sola, ha parlato più di pagine intere. Come quella, su una prima pagina del New York Times nel febbraio del 2005, di due volanti alla luce di un lampione davanti al Policlinico Gemelli, sopra alla didascalia “La polizia italiana a protezione di Papa Giovanni Paolo II”.

Loredana Lutta - rassegna stampa estera Polizia di Stato

01/02/2013