Anacleto Flori

Freccia Sarda

CONDIVIDI

La Squadra mobile di Oristano sgomina una pericolosa banda di trafficanti d’eroina. Tra loro anche una poliziotta, vincitrice del premio “Emanuela Loi 2012”

Sono le quattro di mattina e appoggiati alla macchina di servizio gli uomini dell’antidroga della questura di Oristano aspettano con pazienza l’attracco del traghetto. Sulla banchina immersa nel buio i baveri dei cappotti stretti intorno al collo non bastano a difenderli dall’umidità che giunge dal mare. In realtà nella squadra appostata nel porto di Olbia non ci sono solo uomini, tra di loro c’è anche una donna, l’assistente capo Antonella Collu, con alle spalle tanti anni di servizio nella Mobile, prima ad Ancona ed ora in terra sarda. L’attesa è ancora lunga e allora c’è tempo per ripassare, un’altra volta, gli ordini ricevuti e di mettere a punto i dettagli e i tempi dell’operazione. Ognuno, in silenzio, pensa al momento in cui entrerà in azione, guarda in faccia i colleghi per farsi coraggio, mentre la mano istintivamente sfiora le manette e la fondina sotto la giacca per assicurarsi che sia tutto a posto. Ma c’è soprattutto tempo per ripensare al perché e al come sono finiti, in piena notte, in quel piazzale deserto. E allora il film delle indagini si riavvolge velocemente e torna indietro fino al 2007, al giorno del primo sequestro, a quel corriere liberiano, bloccato in un albergo di Arborea (Oristano) con quasi un chilo di ovuli di eroina nello stomaco. È proprio attraverso l’arresto di quel “paziente zero” che le indagini subiscono una vera e propria svolta, anche grazie alle numerose intercettazioni telefoniche che permettono di ricostruire la composizione e i movimenti dell’articolata organizzazione criminale che gestisce il traffico di stupefacenti. Le difficoltà però non mancano, e bisogna fare i conti con un numero elevatissimo di utenze da tenere sotto controllo e con comunicazioni che spesso si tengono in dialetti misconosciuti, parlati solo in remote regioni dell’Africa. Come se non bastasse le trattative per l’acquisto e la vendita degli stupefacenti avvengono quasi sempre tramite Internet, posta elettronica, messaggeria istantanea o chat dei maggiori soci

...


Consultazione dell'intero articolo riservata agli abbonati

01/12/2012