Giuseppe Porcelli
La bottega dei sogni
L’antica passione per i presepi, rilanciata negli Anni ‘90 da Giuseppe Ferrigno, è oggi portata avanti dal figlio Marco. Lo abbiamo incontrato nella sua Napoli
Basta avvicinarsi all’ingresso, senza porta, per scorgere i primi pastori in bella mostra e gli artigiani a lavoro per creare i personaggi che adorneranno i presepi di tanti appassionati. La bottega è quella di Marco Ferrigno, ma per incontrarlo bisogna salire le scale e solo terminata la salita si rimane veramente affascinati dallo spettacolo, vere sculture che rappresentano tutti i personaggi della tradizione presepiale napoletana, creati con maestria e ricchi di quei fantastici difetti che li rendono pezzi unici.
Una passione che ha le sue radici nella storia di famiglia?
Marco Ferrigno risponde appoggiato a un tavolino arricchito di pastori mentre i tre artigiani alle sue spalle assemblano e dipingono le pregiate statuine e un profumo di caffè pervade la stanza.
Si è una passione che ha origine nel 1836 quando il mio bisnonno iniziò l’attività di restauratore di pastori, ma è con mio padre Giuseppe che è iniziata la vera tradizione familiare di scultura. Fu lui inoltre a capire per primo che il prodotto doveva essere valorizzato e pubblicizzato, che la comunicazione poteva essere un mezzo importante per portare, anche fuori da Napoli, queste opere d’arte.
È proprio di Giuseppe l’idea di scolpire e commercializzare i pastori di personaggi famosi?
Era il 1993 quando mio padre decise di fare una statuina di Di Pietro. Fu un vero successo, la gente faceva la fila fuori al negozio pur di acquistarne una. Appena uscita dal forno veniva pitturata e subito venduta. Da quel momento è divent