Susanna Carraro e Emanuela C. Francia

Messico: senzatetto in campo

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Si è tenuta a Città del Messico in ottobre la decima edizione del Homeless World Cup, il campionato mondiale di calcio dei senzatetto sponsorizzato anche dalla Uefa. Nato da un’idea avanzata nel 2001 dallo scozzese Mel Young e dall’austriaco Harald Schmied, due giornalisti da sempre impegnati nel sociale e convinti che il calcio possa veramente cambiare la vita della gente, il campionato ha visto la luce nel 2003 a Graz. Homeless World Cup è anche un’organizzazione che, all’insegna del motto “Beating Homelessness Through Football”, si pone l’obiettivo di recuperare i senzatetto attraverso il calcio. L’organizzazione coordina l’attività di 73 partner nazionali che, oltre a fornire servizi specialistici nel campo dell’istruzione, dell’occupazione, della salute e del diritto, selezionano le squadre di otto giocatori, diversi ogni anno, che rappresentano i vari paesi e si impegnano a rendere memorabile questa loro esperienza. L’organizzazione è infatti convinta che ciò che i partecipanti imparano durante il campionato – l’uscita dall’isolamento, la capacità di condividere e comunicare i propri pensieri, il gioco di squadra, la costruzione di relazioni, la fiducia negli altri, il senso di responsabilità legato alla necessità di allenarsi e giocare le partite – siano tutte competenze trasferibili alla vita quotidiana. Un altro obiettivo dell’organizzazione sembra pienamente raggiunto: in tutte le città in cui si è tenuto il Campionato mondiale, si è diffuso nei confronti dei senzatetto un diverso atteggi

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01/11/2012