Cristiano Morabito
Non solo attrice
Testimonial del mese di novembre del nostro calendario 2012, Maria Grazia Cucinotta racconta di sè e del suo impegno nel sociale
È uno dei volti del cinema italiano più riconosciuti all’estero. Interprete di pellicole che hanno fatto la storia della celluloide di casa nostra, ma anche donna impegnata nel sociale nonché mamma, moglie e, da poco, anche produttrice cinematografica. Protagonista dello scatto di novembre sul calendario della polizia del 2012, Maria Grazia Cucinotta, siciliana doc, si racconta a Poliziamoderna.
Lo scorso anno hai collaborato con noi per realizzazione del calendario. Com’è stata questa esperienza?
Avere l’opportunità di fare qualcosa che fa parte del mio lavoro, ma allo stesso tempo di più importante, cioè dare un messaggio attraverso la propria immagine, riqualifica l’utilità di essere attrice. Ed è per questo che sono felice di essere famosa.
Il progetto del calendario da qualche anno, viene affidato a realtà esterne all’Istituzione. Quest’anno, ad esempio, è stato affidato ai ragazzi dell’istituto penale minorile di Nisida. Quanto credi sia importante questo aprirsi della polizia a mondi così diversi?
Deve essere così. Aprirsi a realtà così diverse e, apparentemente, così lontane da voi penso sia importante. Così facendo ci si rende conto che non esistono mondi separati, ma che siamo su questa Terra per collaborare tra di noi, ad ogni livello. Non esistono compartimenti stagni. Bisogna iniziare a togliere le barriere e con iniziative come questa anche la Polizia di Stato lo sta facendo. E bene.
Che cosa significa per te “essere famosi”?
Tutti mi dicono “beata te che sei famosa”, ma in realtà questa fama ti porta via gran parte della vita, di quei “privilegi” che una persona possiede. Essere liberi ritengo sia un grande privilegio e la fama, la prima cosa che ti porta via è proprio questa libertà. Quindi, aver l’opportunità di spendere il tuo successo per una causa importante è l’unica cosa per cui veramente vale la pena essere famosi.
Sei nata in una terra stupenda, la Sicilia, ma altrettanto difficile. Quanto sei rimasta legata alle tue origini?
Amo tantissimo la mia Sicilia, tanto che tutti i miei lavori come produttrice cerco di portarli lì, proprio perché mi fa rabbia vedere la