Loredana Lutta
Ladri di biciclette
Francia/Germania
Cresce il numero dei proprietari di biciclette che al posto del mezzo trova solo i resti dei pesanti e spesso costosi lucchetti e catene con cui credeva di averlo messo al sicuro. In Francia, dove sono 400mila le biciclette rubate ogni anno, dallo scorso luglio vige l’obbligo di prevedere nelle nuove costruzioni una rimessa chiusa per i velocipedi: non mette del tutto al riparo dai ladri ma scoraggia gli occasionali. I furti delle due ruote accelerano anche in Germania. Erano 330mila circa nel 2011, circa il 7% in più rispetto all’anno precedente, e le statistiche di questi primi mesi sembrano annunciare un 2012 peggiore: in alcune città orientali nel primo trimestre sarebbero raddoppiati, addirittura triplicati a Weißwasser, al confine con la Polonia. La percentuale dei casi risolti è minima su entrambe le sponde del Reno: sono 150mila le biciclette rinvenute in Francia ogni anno, talvolta in cattivo stato, e la polizia, secondo Nicolas Martin della Fub (Fédération des usagers de la bicyclette), spesso le butta, o le espone in luoghi fuori mano e con orari limitati e solo il 3% ritrova il proprietario. In Alsazia questa percentuale è salita al 18% grazie alla marcatura del mezzo promossa da Cadr 67, il Comitato d’azione per le due ruote di Strasburgo che con gendarmeria e polizia ha sottoscritto una carta per la lotta al furto di biciclette. L’incisione di un co