Lavinia Mari
Arte, storia e Pontefici
Una mostra a Museo nazionale di Castel S. Angelo illustra una parte della storia della Chiesa. Un percorso raccontato attraverso le opere recuperate dalle forze dell’ordine, tra cui la Polizia di Stato
Un grande viaggio lungo settecento anni ricco di arte, storia e spiritualità. Questo è il percorso proposto dalla mostra in corso al Museo nazionale di Castel S. Angelo di Roma intitolata I papi della memoria. Presentata dal Centro europeo per il turismo, la mostra racconta il delicato rapporto tra la città eterna, gli artisti e alcuni rappresentanti della Chiesa cattolica. Una iniziativa ancora più significativa perché coincide con il cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II che rende omaggio ai Papi che proprio in questa sede spesso trovarono rifugio (Castel Sant’Angelo è infatti collegato al Vaticano dal Passetto del Borgo che permetteva al capo della Chiesa di rifugiarsi in caso di necessità dentro al Castello). Arte, papato e storia riunite a raccontare un tratto della storia della spiritualità cristiana che va dal primo Giubileo del 1300 (indetto da Bonifacio VIII che con la bolla Antiquorum habet concedeva il perdono di ogni penitenza per i propri peccati a chi si fosse recato in visita ai santuari romani) fino all’ultimo del 2000. Otto i percorsi tematici, tra cui la Roma rinascimentale e umanista, quella della controriforma, quella barocca, del classicismo arcadico, della restaurazione pontificia.
Una unione artistica e storica che si arricchisce anche della presenza delle forze dell’ordine: la Polizia di St