Loredana Lutta

Honduras: Contro la corruzione

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Povertà e instabilità politica non ne hanno mai fatto un Paese sicuro ma da quando l’Honduras è diventato un “corridoio per il traffico” della cocaina, come ha detto il ministro della Sicurezza del Paese Pompeyo Bonilla Reyes, sequestri dello stupefacente e omicidi sono aumentati vertiginosamente. Stretto tra produttori di cocaina a sud e consumatori a nord, l’Honduras è tra i posti in cui si muore di più al mondo dopo le zone di guerra: la probabilità di essere uccisi qui è ottanta volte più elevata che in Europa occidentale e quadruplica per i ventenni di sesso maschile. Dietro a tanta violenza ci sono i cartelli messicani che, secondo Antonio Mazzitelli dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc), avrebbero raggiunto un’intesa a tutto campo con le bande locali alle quali offrirebbero addestramento, armi e la possibilità di utilizzare il loro tanto temuto nome – uno fra tutti, Los Zetas – in cambio di una fetta dei proventi dell’estorsione e del traffico di esseri umani e di un passaggio indisturbato per la cocaina in transito. Il Governo, dopo aver dispiegato a novembre l’esercito nei centri più a rischio, per combattere la corruzione nella polizia ha istituito un’autorità indipendente di controllo per allontanare le mele marce e nominato “la tigre”, un du

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01/07/2012