a cura di Anacleto Flori
Un simbolo sempre vivo
Tante le iniziative che hanno voluto ricordare, a vent’anni di distanza, la barbara strage di Capaci che costò la vita a Giovanni Falcone, a sua moglie Francesca Morvillo e ai tre poliziotti della scorta, Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani.
A Palermo il presidente del Consiglio Mario Monti, il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri e il capo della Polizia Antonio Manganelli hanno reso omaggio alle vittime della mafia stringendosi attorno ai parenti dei caduti e a tutta la cittadinanza.
Lo hanno fatto visitando il giardino della memoria di Ciaculli (nella foto) che si trova sotto la stele posta sull’autostrada nei pressi del luogo dove è avvenuta l’esplosione. Un luogo simbolo nel quale per la prima volta sono stati esposti i resti dell’auto su cui viaggiavano i tre poliziotti morti nell’attentato. Una visita compiuta anche dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano prima di arrivare nell’aula bunker del palazzo di giustizia di Palermo dove si è svolta la commemorazione del giudice Falcone .
Mentre a Roma, presso il Sacrario posto all’interno della Scuola superiore di polizia, le vittime della strage sono state ricordate con una cerimonia alla presenza del vice capo vicario della polizia Nicola Izzo.
Anche a Caserta ha voluto ricordare l’anniversario. La giustizia è un dovere morale, la legge si deve nutrire di giustizia: Falcone, Borsellino e le loro scorte hanno lasciato un patrimonio etico fondamentale per una cultura caratterizzata dai valori di legalità e di responsabilità, da applicare con impegno quotidiano, con la collaborazione delle nuove generazioni, esortando i ragazzi a migliorare il mondo. Questo il senso della manifestazione organizzata presso la Scuola allievi agenti diretta dal primo dirigente della Polizia di Stato Antonella Vertucci, che ha fatto gli onori di casa. E proprio i ragazzi di alcuni istituti scolastici di Caserta sono stati i protagonisti della giornata: con emozione e partecipazione hanno mostrato filmati, foto e progetti didattici in materia di legalità. All’iniziativa ha preso parte anche una rappresentanza dei direttori tecnici della Polizia di Stato del 9° Corso e degli allievi agenti del 184°, mentre il questore Guido Longo ha ricordato i giorni della strage, quando era in servizio operativo in Sicilia come vice dirigente della Squadra mobile palermitana: «Per me è una grande emozione rivivere