Luigi Lucchetti*

Madri sole

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L’aumento delle famiglie monogenitoriali in Italia apre il campo a nuove problematiche nell’educazione dei figli e nelle future relazioni uomo-donna

La famiglia monogenitoriale è quella in cui la sola madre o il solo padre vive con uno o più figli celibi o nubili. Nel panorama delle differenti tipologie familiari non è certo una realtà nuova, ma è indicativo della scarsa attenzione sociale che finora le è stata dedicata il fatto che l’Istat solo a partire dal 1983 ha iniziato a prenderla in considerazione come nucleo avente caratteristiche proprie. Questi nuclei monogenitore in Italia sono in progressiva crescita, rappresentando l’11% circa del totale, e superano ormai il numero assoluto di due milioni di unità. L’aumento riguarda sia gli uomini che le donne, ma la maggior parte di queste famiglie (l’85% circa) veste di rosa: sia perché la probabilità di rimanere vedovi è superiore per le donne a ragione della loro maggiore longevità, sia perché in seguito alla separazione o al divorzio i figli sono generalmente affidati alla madre. Si assiste inoltre alla tendenza dei figli nati al di fuori del matrimonio o di una stabile convivenza a vivere con le proprie madri. Questa situazione di femminilizzazione della famiglia monogenitoriale, che generalmente trasferisce a tutto il nucleo lo svantaggio sociale ed economico che caratterizza la condizione femminile e comporta spesso rilevanti effetti psicologici sui suoi membri, è oggi oggetto di crescente interesse da parte di politici, giuristi, economisti, sociologi e psicologi.
Il fenomeno delle madri sole rappresenta tema di emergente attenzione soprattutto in relazione alla problematica delle pari opportunità e del posizionamento delle donne sul mercato del lavoro, oltre a destare – specialmente nell’attuale contesto congiunturale – notevole preoccupazione dal punto di vista della vulnerabilità economica e dell’accesso alle reti di aiuto. A tal proposito va sottolineata la mancanza di norme legislative volte a favorire l’inserimento lavorativo delle madri sole, a garantire la puntuale corresponsione degli assegni di mantenimento da parte dei padri insolventi, ad intervenire socialmente ed economicamente per

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01/05/2012