Cristina Di Lucente
Musica in piena regola
Protagonisti assoluti del concerto per la legalità, i ragazzi, in bilico tra la voglia di libertà e la necessità di disciplina, si esprimono con il linguaggio creativo dei videoclip
Immagini e musica insieme possono diventare la combinazione vincente per riuscire a trasmettere messaggi destinati ai giovani. E la possibilità di successo cresce in maniera esponenziale quando gli autori dei messaggi sono i ragazzi stessi. È quanto è successo con gli studenti protagonisti del concerto per la legalità 2012 dal titolo “Regoliamoci” organizzato dalla Polizia di Stato, che si è svolto lo scorso 27 aprile al Gran Teatro di Roma ed è stato trasmesso in differita dalla Rai sabato 5 maggio realizzando uno share del 16,37% (pari quasi a 2 milioni di telespettatori). Sono stati proprio loro, i ragazzi, con creatività e passione, a realizzare una serie di videoclip musicali sul rispetto delle regole. Un tema sul quale 30 scuole di tutta Italia si sono cimentate, partecipando al talent che richiedeva la realizzazione di testi, musica e immagini. Una commissione composta da grandi professionisti (tra gli altri la discografica e talent scout Mara Maionchi, Marcello Balestra, direttore artistico di Warner Music Italia e i maestri della banda della Polizia di Stato Maurizio Billi e Roberto Granata) ha valutato i lavori delle diverse scuole. I risultati sono stati sorprendenti e ci hanno permesso di scoprire tanti giovani, potenziali talenti, animati dalla passione per la musica, ma attenti al tema proposto. Rispettare le regole, può infatti apparire una vera provocazione per un adolescente, portato ad “essere naturalmente contro”, come ci riferisce Annalisa Tota, docente di Sociologia della comunicazione presso l’Università di Roma 3: «I concetti di legalità e di regola sono temi molto adulti: ai ragazzi tendenzialmente non piace sottostare a delle regole in un momento, quello adolescenziale, in cui si identifica la trasgressione come un valore. Si tratta infatti della fase in cui è importante poter trasgredire per allontanarsi psicologicamente dall’universo genitoriale ed affrancarsi dalla famiglia. Per questo è molto importante riuscire a promuovere l’idea delle regole dando una connotazione che possa rappresentare l’universo giovanile». E per farlo, la musica rappresenta ancora oggi il mezzo migliore.
Gli studenti degli istituti coinvolti nell’iniziativa hanno avuto la possibilità di alloggiare presso Scuole della Polizia di Stato, trascorrendo una giornata a stretto contatto con i poliziotti. Si è trattato di un vero e proprio viaggio alla volta della reciproca conoscenza che ha messo a contatto “i senza regole”, con chi della disciplina e delle regole ne ha fatto una scelta di vita professionale. Poliziamoderna ha incontrato questi ragazzi, ha parlato con gli autori dei videoclip premiati durante il concerto, così come di quelli che hanno ricevuto la menzione speciale, per cercare di capire cosa cova sotto la cenere del cinismo del mondo giovanile quando si è costretti a parlare di regole.
Il tempo degli eroi
Una tv adagiata su un prato silenzioso, l’occhio della telecamera che si avvicina fino ad entrare nel monitor dell’apparecchio da dove, dalla Fender Stratocaster del chitarrista, esce il riff che insieme ad una tromba dal suono avvolgente, caratterizza tutto il pezzo, sono i fotogrammi iniziali del videoclip realizzato dai vincitori del talent, i ragazzi del liceo scien