Carla Daniela Parlato*

Prendere d’acido

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Bruciore, rigurgito, nausea, ma anche forti dolori al petto sono i disturbi più frequenti in caso di reflusso gastroesofageo. I primi rimedi iniziano sulla tavola di tutti i giorni

Il maggior afflusso negli ambulatori di medicina generale è determinato, secondo recenti statistiche, da disturbi dell’apparato digerente quali bruciore, nausea, difficoltà digestive ed altri che nell’insieme vengono indicati scientificamente come dispepsia.
Molti di questi disturbi sono in realtà causati da una patologia, di per sé benigna, molto frequente: la malattia da reflusso gastroesofageo.
Si tratta di una situazione in cui il cibo e l’acido, normalmente prodotto dallo stomaco per avviare la digestione dei cibi, tendono a refluire verso l’esofago; in condizioni normali ciò che viene deglutito raggiunge lo stomaco e da qui, grazie a una specifica attività motoria, viene a poco a poco immesso nell’intestino tenue ove si compie il processo digestivo. A determinare la malattia da reflusso sarebbe una scarsa funzionalità di una valvola, chiamata cardias, che si trova al confine tra esofago e stomaco e che ha il compito, contraendosi, di impedire al cibo e all’acido di risalire all’esofago, organo la cui mucosa non è “preparata” al contatto con le sostanze di cui sopra.

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01/04/2012