a cura di padre Franco Stano

Il valore delle cose

CONDIVIDI

L’altro giorno sono sceso dal bus ed ho imboccato quel pezzo di strada che percorro per arrivare a casa. Il traffico dei nostri giorni è cresciuto a dismisura e le vie si sono trasformate in grandi fiumi, in cui si riversano, accrescendoli, torrenti di folla. Per questo, per evitare sorprese, bisogna camminare sui marciapiedi. Sono salito, quindi, su quello alla mia destra procedendo sereno, sostenuto dal desiderio di raggiungere quanto prima la meta del mio breve tragitto. Ad un certo punto ho notato che mi venivano incontro quattro persone, le quali, per essere tante, occupavano l’intera ampiezza del marciapiede. Ho continuato a camminare, tuttavia disponendomi, man mano che arrivavo al cospetto dei miei dirimpettai, a farmi piccolo piccolo, e questo per cercare di rendere a chi mi veniva contro più spazio possibile, ma anche nell’attesa che una delle giovani signore si disponesse, magari passando per un attimo in seconda fila, a cedere un minimo di spazio anche a me. Ma quando mai! Non mi fossi buttato giù dal marciapiede, l’impatto sarebbe stato inevitabile e naturalmente per colpa mia! In extremis, per fortuna, ricordando i vecchi tempi dell’oratorio, mi sono prodotto in un elegante salto che ha sanato la situazione, cosa che, a parte me, ha lasciato del tutto indifferenti le giovani signore e una giovanissima signorina, le quali, non hanno not

...


Consultazione dell'intero articolo riservata agli abbonati

01/03/2012