a cura di Cristiano Morabito

In nome della legge

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- Cassazione civile -

Espropriazione forzata immobiliare - Assegnazione - Termine per l’istanza - Ha natura ordinatoria
Nel procedimento esecutivo, il termine di dieci giorni per presentare istanza di assegnazione, di cui all’art. 588 cpc, ha natura non perentoria, ma ordinatoria, sicché il giudice dell’esecuzione non può discrezionalmente decretare l’estinzione della procedura esecutiva con provvedimento anticipatorio che prefiguri tale estinzione quale conseguenza del decorso della decade dall’udienza infruttuosa di incanto, in assenza di fissazione di nuova udienza, e perciò al di fuori dei casi espressamente previsti dalla legge, giusta disposto dell’art. 630 cpc.
(Sez. III – 18 aprile 2011 n. 8857)

Espropriazione forzata immobiliare - Ricorso al giudice dell’esecuzione ex art. 591 cpc
In tema di procedura esecutiva immobiliare, è onere di qualunque interessato quello di proporre il reclamo previsto dall’art. 591 ter cpc avverso il provvedimento con il quale il giudice dell’esecuzione impartisca istruzioni al professionista delegato prima che le istruzioni reputate erronee od inopportune siano eseguite. Ne consegue che, in mancanza, è inammissibile il reclamo stesso una volta che le istruzioni abbiano esaurito la loro funzione, restando, tuttavia, impregiudicata la facoltà di qualunque interessato di proporre, per l’eventuale illegittimità derivata, reclamo avverso gli atti successivi ovvero opposizione agli atti esecutivi avverso il primo atto del giudice dell’esecuzione conclusivo della relativa fase. (Nella specie, la S.C., confermando la sentenza di merito, della quale ha corretto la motivazione ex art. 384 cpc, ha ravvisato l’inammissibilità del reclamo proposto successivamente all’aggiudicazione del bene, in quanto con esso si intendeva far valere l’illegittimità delle istruzioni del giudice dell’esecuzione in ordine alla pubblicità dell’aumento di sesto).
(Sez. III – 18 aprile 2011 n. 8864)

Vendita - Esclusione della garanzia per i vizi della cosa venduta - Quando non opera
Nel contratto di compravendita, la norma dell’art. 1491 cc – secondo cui il venditore non è tenuto alla garanzia per i vizi della cosa venduta ove questi siano facilmente riconoscibili al momento della conclusione del contratto – non opera quando la consegna della merce sia successiva a tale conclusione.
(Sez. II – 18 aprile 2011 n. 8880)

Assicurazione Rca - Obbligazione dell’assicuratore nei confronti della vittima di un sinistro stradale
L’obbligazione dell’assicuratore della responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli nei confronti della vittima di un sinistro stradale ha natura di debito di valuta; essa tuttavia, nei limiti del massimale, va liquidata secondo i criteri propri dei debiti di valore, perché di valore è l’obbligazione risarcitoria che determina l’entità del debito indennitario. Quando, invece, il credito della vittima ecceda il massimale, l’obbligazione dell’assicuratore del responsabile va liquidata applicando le regole dettate per le obbligazioni di valuta dall’art. 1224 cc.
(Sez. III – 19 aprile 2011 n. 8988)

Proprietà - Distanze per l’apertura di vedute dirette e ba

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01/03/2012