Cristina Di Lucente

Sottozero

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Città sommerse dalla neve, circolazione stradale bloccata. La risposta della Stradale per fronteggiare l’emergenza

Ricorderemo il febbraio del 2012 per le copiose nevicate a bassa quota che hanno colpito la nostra Penisola provocando, in molte occasioni, veri e propri stati di emergenza. Paesi messi in ginocchio, persone rimaste bloccate nelle case dopo le violente precipitazioni nevose, a volte senza acqua e luce, anziani e disabili isolati nelle proprie abitazioni. Molte le province colpite, localizzate soprattutto nelle regioni dell’Italia centrale: Lazio, Marche, Abruzzo, Molise e la zona della Romagna hanno subito in misura maggiore i contraccolpi dell’emergenza, vivendo situazioni che hanno raggiunto elevati livelli di criticità. La neve è caduta in abbondanza anche in città non abituate a queste condizioni climatiche, provocandone la paralisi delle attività ordinarie a causa dei blocchi della circolazione. Fenomeni inaspettati e difficili da gestire. Il Centro nazionale per la viabilità, oggi Viabilità Italia, presieduto dal direttore del Servizio polizia stradale Maria Luisa Pellizzari, in riunione permanente per l’emergenza, ha coordinato centinaia di operazioni di soccorso e assistenza, rendendo necessario un piano di “emergenza neve” per alleviare i disagi, attuando un insieme di strategie da realizzare e di comportamenti da tenere in sinergia tra le istituzioni che ne fanno parte.

In pattuglia con la Stradale
Poliziamoderna è salita a bordo di un’auto della polizia stradale per seguire il lavoro di una pattuglia in servizio sul Gra di Roma, in una delle giornate caratterizzate da una maggiore intensità di nevicate. Accompagnamo durante il sopralluogo due operatori solitamente impiegati nelle attività di polizia giudiziaria, ovvero le funzioni investigative legate agli episodi criminali che si verificano sulle tratte stradali (rapine, traffici illeciti, riciclaggio di autovetture sono gli interventi maggiormente richiesti): «Come è accaduto spesso in questo periodo – ci spiega Luca, il capopattuglia, sovrintendente di polizia – tutti i mezzi e gli uomini si sono resi disponibili per alleviare le situazioni di particolare difficoltà determinate dall’allerta meteo. Le principali problematiche dopo le abbondanti nevicate dei giorni scorsi – prosegue Luca – si presentano ai lati delle strade, dove i cumuli riducono notevolmente la larghezza delle carreggiate, fenomeno che si presenta soprattutto sulle rampe di accesso dove si sta verificando il maggior numero degli incidenti. Un altro elevato fattore di rischio è la trasformazione della neve in ghiaccio che determina lo slittamento dei veicoli che non sono adeguatamente equipaggiati con gomme termiche o con catene». Sono molti i controlli da parte dei poliziotti che prestano servizio sulle strade; durante il nostro giro le notizie arrivano attraverso un intenso scambio di comunicazioni via radio. Ascoltiamo le frequenti note relative a mezzi “intraversati”, in genere si tratta di tir senza catene montate che violano il divieto di transito e rimangono di traverso sull’asfalto, devono quindi essere soccorsi e messi in sicurezza. Tra le richieste di assistenza ascoltate in diretta radio ci sono la necessità di spostare manualmente i veicoli “intraversati” sulla carreggiata o quelli che, in assenza di catene o gomme termiche, slittano sul manto stradale. «Molti interventi sugli incidenti stradali – commenta Sandro, alla guida dell’auto di pattuglia – sono causati dalla negligenza degli automobilisti che, nonostante fossero stati informati con una massiccia campagna di comunicazione condotta da tutti i media, si sono trovati impreparati e hanno proceduto nei loro percorsi senza pneumatici adatti o fermandosi in luoghi poco idonei per montare le catene».
In questi giorni gli operatori si trovano talvolta a rispondere alle richieste di aiuto di automobilisti in panne che non sono in grado di montare le catene, ad agevolare il transito delle macchine operatrici con pale e spargisale o a effettuare il servizio di viabilità per poter garantire il soccorso ai mezzi pesanti bloccati sulle carreggiate.

Un soccorso minuto per minuto
Sono le 17,00. Mentre il nostro giro di perlustrazione procede ascoltiamo dal suono metallico della radio l’ennesima chiamata in questa giornata densa di richieste di soccorso: «Comunicazione urgente per tutte le pattuglie: è necessario far giungere nel più breve tempo possibile una bambina di 16 mesi all’ospedale S. Andrea, è il più vicino al punto in cui si trova la vettura che la trasporta. Contattate via filo la sala operativa per localizzare il posto del’intervento». Come ci spiegano gli operatori che accompagniamo si tratta di un’operazione particolarmente delicata, tanto più problematica perché in questo momento gli spostamenti sono complicati dai blocchi della circolazione che la nevicata in atto sta creando. Risponde alla richiesta una squadra tutta al femminile che si trova non lontana dal luogo che attende il soccorso; è composta da un ispettore capo, Laura, e da un’altra donna al volante, Luisa, assistente capo. La comunicazione adesso giunge frammentaria, il canale rad

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01/03/2012