Loredana Lutta

Sms antistupro

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INDIA
A Nuova Delhi l’inaugurazione, qualche anno fa, di treni per sole donne la dice lunga su un problema che, statistiche nazionali alla mano, pesa più di un palpeggiamento. Secondo i dati sulla criminalità per il 2010 pubblicati lo scorso ottobre dal National Crime Records Bureau, la capitale dell’India è al primo posto nel paese per numero di stupri e registra un’incidenza elevata di rapimenti e omicidi legati a questioni di dote. La speciale sezione per i reati contro le donne, istituita dalla polizia della città nel 1983, pur avendo colmato un gap di formazione e sensibilità degli operatori non li sottrae ad accuse di apatia e non riesce a sconfiggere la sfiducia delle vittime: solo quest’anno la National Commission for Women, un’agenzia governativa, ha censito nella capitale più di 500 casi di abusi non denunciati. La situazione potrebbe cambiare con Fight Back. Già dal nome un’esortazione a reagire, è un’applicazione per telefoni cellulari con cui lanciare una richiesta di aiuto su diverse piattaforme, compresi social network come Twitter, Facebook e il sito di Whypoll che l’ha messa a punto. Fondata nel 2008 da due giornalisti di Nuova Delhi, questa organizzazione non governativa si è ispirata ad analoghi progetti per la sicurezza delle donne sviluppati altrove nel mondo: HarassMap in Egitto, dove secondo una ricerca del 2008 l’83% delle donne subisce molestie sessuali; Ushahidi che in Liberia si serve di Internet p

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01/12/2011