Antonio Manganelli

Alle donne e agli uomini della Polizia di Stato

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Le festività natalizie rappresentano per me non solo un momento in cui fare il consuntivo della lotta al crimine, ma anche – e direi soprattutto – una lieta occasione per esprimere, con sincera convinzione, la mia più affettuosa riconoscenza a voi, donne e uomini della Polizia di Stato che, sempre, di giorno e di notte, tutelate i cittadini onesti, garantendone tranquillità e libero esercizio dei diritti.
Per la Polizia di Stato voi rappresentate un inestimabile patrimonio intellettuale, di potenzialità di crescita e di sviluppo dell’azione istituzionale.
Appare fin troppo scontato ribadire che i nostri successi, forse molto più che per altre amministrazioni, sono ottenuti, pressoché esclusivamente, sulla base delle vostre capacità professionali e motivazionali, espresse a tutti i livelli.
Dietro qualsiasi risultato conseguito nell’attività di ordine e sicurezza pubblica esiste solo il sacrificio, spesso estremo, di persone splendide come voi che, ben oltre le vostre funzioni e responsabilità e in condizioni spesso proibitive, “gettate il cuore oltre l’ostacolo” e date il massimo per difendere la gente dai pericoli e dalle insidie di tutti i giorni.
Nessuno può dubitare – ne sono assolutamente convinto – che i successi della Polizia di Stato in termini di sicurezza per il nostro Paese debbano essere attribuiti, integralmente, alle donne e agli uomini che ho l’onore e il privilegio di guidare e ai quali va unanimemente riconosciuto un tributo di infinita gratitudine.
L’affetto che la gente prova per voi non è certo solo espressione degli importanti risultati ottenuti anno dopo anno: una sia pure sommaria elencazione di dati e numeri, che provi a misurare il vostro quotidiano impegno, non riesce a cogliere la grandezza del vostro lavoro fatto di tanti, piccoli, ma importanti, gesti che ogni giorno e ogni notte testimoniano l’attenzione dedicata dalla Polizia di Stato ai mille problemi che incidono sul sentimento di sicurezza di ognuno di noi.
Ecco perché parlare in questa occasione di numeri, arresti, percentuali e latitanti catturati, mi sembrerebbe quasi sminuire il forte rapporto di fiducia che il cittadino onesto ha verso la Polizia di Stato e che alimenta in lui quel senso civico e, quindi, di responsabilità verso beni comuni, come la sicurezza e la tranquillità sociale.
Credo che questo sia il percorso giusto: rafforzare un concreto atteggiamento di fiducia negli altri orientato alla disponibilità a cooperare per il miglioramento della società in cui si vive; la fiducia genera effetti benefici generalizzati, perché il livello di benessere è più alto, le istituzioni funzionano meglio, i cittadini sono mediamente più soddisfatti della propria esistenza; la sfiducia, al contrario, provoca indifferenza e, in alcuni casi, addirittura atteggiamenti predatori verso gli altri e le risorse pubbliche.
La Polizia deve rappresentare sempre più un modello di sicuro riferimento che mostri tutta la sua trasparenza, il suo senso etico e professionale della giustizia, la sua serena e incondizionata volontà di collaborare con tutti per migliorare la società e garantire la tranquillità sociale a cui le persone oneste aspirano.
Credo che sia nostro compito portare sempre più il modello Polizia tra i giovani, non tanto con i modelli dell’efficientismo “americaneggiante” da serial televisivo, ma mostrando il lato vero dei poliziotti, del nostro essere cittadini come gli altri, con un carico di responsabilità che vogliamo condividere con chi vuole, con il proprio senso civico, rinnovare la società.
Con la mia incondizionata gratitudine, auguro a voi e alle vostre famiglie un sereno Natale ed un felice Anno Nuovo.

01/12/2011