Loredana Lutta

Rischio “Flash robs”

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L’anno scorso dagli scaffali dei negozi si sono volatilizzate merci per più di cento miliardi di dollari. La stima è del Barometro mondiale dei furti del 2011 – l’indagine condotta ogni anno da Centre for Retail Research tra 1.187 rivendite al dettaglio in 43 Paesi di tutto il mondo – e rappresenta la più alta registrata finora dall’organizzazione indipendente di ricerca e consulenza nel settore delle vendite al dettaglio. Rispetto all’anno precedente l’aumento è stato del 6,6%, persino superiore alle maggiori risorse (5,6%) investite nella sicurezza che, sotto forma di dispositivi antitaccheggio e personale addetto alla vigilanza, previene i furti di clienti e dipendenti. Queste due voci insieme costituiscono la causa dell’80% degli ammanchi, per la parte restante imputabili a errori di gestione delle merci da parte di magazzinieri e fornitori. Nella classifica per aree geografiche l’Europa è al primo posto, con un incremento (+8%) superiore alla media mondiale e, se tutti i suoi Paesi hanno il segno più, la forbice è piuttosto ampia: dal 3% circa della Francia al 9% della Repubblica Ceca, passando per il 7% dell’Italia. A livello mondiale gli articoli più a rischio sono i prodotti per la rasatura, abbigliamento, profumi e alimentari, questi ultimi particolarmente apprezzati dai ladri gourmand del Vecchio Continente dove è il formaggio la merce più rubata. L’apparato di sicurezza, tarato su criminali furtivi e

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01/11/2011