Annalisa Bucchieri

Fotografandoci

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60 anni di vita italiana nelle immagini dell’Ansa. In mostra dal 1945 a oggi gli scatti della prima agenzia di stampa nazionale

 “Se lo dice l’Ansa è vero”, recita uno dei teoremi del giornalismo nostrano. “Se lo ha visto l’Ansa, allora lo è ancora di più”, è il corollario che sembra scaturire dalla mostra Fotografandoci (al Vittoriano, Roma, fino all’11 dicembre 2011).
L’allestimento raccoglie una selezione di immagini riprese dal 1945 fino ai giorni nostri dai fotografi dell’Agenzia nazionale stampa associata, la prima agenzia dell’informazione democratica, sorta in forma di cooperativa tra giornali (in precedenza esisteva la Stefani, in pratica la portavoce del regime fascista).
Sessant’anni di vita e storia italiana ripercorsi attraverso gli scatti firmati Ansa e cadenzati per decadi: non è un racconto bensì una lunga “cronaca visiva” di quello che è accaduto al nostro Paese e nel nostro Paese. Le foto esposte non commentano, non interpretano, non spettacolarizzano: mostrano la realtà. «Se la foto non è buona, vuol dire che non eri abbastanza vicino, sosteneva Robert Capa. L’Ansa è stata, è, e continuerà a essere il più vicino possibile ai fatti, sia con le parole che con le immagini», dice il direttore dell’agenzia Luigi Contu che incontriamo nel suo ufficio

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01/11/2011