Cristiano Morabito

Vita da Poli

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Il volo visto attraverso i racconti di chi, ogni giorno, su elicotteri e aerei pattuglia i nostri cieli

 Divisi tra piloti e specialisti, sono 531 gli uomini e le donne del Servizio aereo della Polizia di Stato che ogni giorno vigilano sulla nostra sicurezza dall’alto, distribuiti sul territorio nazionale in undici Reparti volo. Un lavoro affascinante, il sogno di ogni bambino quello di volare che in pochi riescono a coronare e a rendere la propria occupazione quotidiana. Selezionatissimi e super preparati, i poliziotti dell’aria e non potrebbe essere diversamente, visto il lavoro che ogni giorno sono chiamati a svolgere.

Imparare a volare
La formazione del personale aeronavigante della polizia viene assicurata dall’Aeronautica militare nelle scuole di Frosinone, Latina e Caserta, sia per quanto riguarda i piloti di elicottero che per quelli d’aereo. Una volta conseguiti i brevetti di volo i piloti svolgono un altro periodo di formazione prima presso il Centro di addestramento e standardizzazione al volo di Pratica di Mare (Roma) e poi presso le ditte costruttrici degli aeromobili, dove assieme agli specialisti conseguono l’abilitazione per il mezzo specifico.

Le missioni
Sono nove i tipi di missione in cui i poliziotti dell’aria possono essere impegnati: dalla polizia giudiziaria all’ordine pubblico, al controllo del territorio fino al trasporto sanitario d’urgenza.
Missioni all’interno delle quali la costante è il numero del personale che compone gli equipaggi: due piloti e uno specialista responsabile della gestione tecnica dei sistemi di bordo, il cui elevato livello di preparazione ne permette l’impiego in quasi tutte le condizioni di tempo e nell’arco delle 24 ore. «Bisogna essere bravi a “leggere” il meteo per evitare situazioni di potenziale pericolo – dice Bruno Roverato, vicecomandante del Reparto volo di Pratica di Mare – e nel nostro aeroporto è molto d’aiuto la presenza del Servizio meteorologico dell’Aeronautica con cui, giornalmente, ci confrontiamo». Gli fa eco Fabrizio, decano dei piloti della polizia con più di trent’anni di elicottero: «Il volo con l’elicottero è essenzialmente “a vista”. Per cui, se viene a mancare la visibilità anche l’operatività viene limitata. Anche se l’elicottero rispetto all’aereo può atterrare ovunque, in caso di necessità, senza bisogno di piste specifiche».

I piloti
In tutto sono 178, di cui sei donne e una di queste, Rosalba Pistella, è anche il comandante del X Reparto volo presso l’aeroporto “Marco Polo” di Venezia (vedi pg. 24). Tra di loro non misurano l’anzianità in anni di servizio, ma in ore di volo e ognuno ha qualcosa da raccontare. «Durante una missio

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01/11/2011