a cura di Anna Lisa Spitaletta

Sicurezza: Interpol e Fifa per uno sport più pulito

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 Il capo della Polizia, Antonio Manganelli, e il segretario dell’Interpol, Ronald K.Noble, hanno firmato, alla presenza del ministro dell’Interno Roberto Maroni, un memorandum d’intesa sul contrasto alla corruzione e illegalità nel mondo dello sport. Con la sigla al Viminale del 19 ottobre scorso, l’Italia è diventata il primo Paese partner dell’Interpol ad aver aderito all’attuazione dell’iniziativa con la Fifa del maggio dello scorso anno. La polizia italiana s’impegna a fornire per dieci anni il proprio contributo professionale e didattico al personale impiegato nel contrasto alla corruzione e alle violenze nelle competizioni sportive. Per l’aspetto degli illeciti, da tenere sott’occhio è il sottobosco delle scommesse clandestine: «Dietro tale anomalia spesso si nascondono fenomeni di corruzione che fatturano cifre da capogiro, nell’ordine di miliardi di euro l’anno» ha dichiarato il prefetto Manganelli. Mentre sul versante della sicurezza e della prevenzione di incidenti e reati è il calcio il settore nel quale in questi anni si è riusciti a ottenere i migliori risultati: «Tanto da far registrare il calo del 60% degli incidenti dentro e fuori gli stadi e il decremento dei feriti» ha evidenziato il capo della Polizia.

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Criminologia applicata
Un nuovo polo di formazione nell’attività di ricerca e indagine della prova scientifica è stato di recente istituito con la firma di un accordo, tra il direttore del Dipartimento di scienze giuridiche dell’università degli studi di Torino, prof. Raffaele Caterina e il direttore centrale anticrimine della Polizia di

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01/11/2011