Loredana Lutta
A rischio i reperti inglesi
REGNO UNITO
Casi come quello di Sean Hodgson, scagionato dal test del Dna dopo 27 anni di ingiusta detenzione, potrebbero rimanere tragicamente irrisolti quando il prossimo marzo il Forensic science service (Fss) avrà chiuso i battenti. Il problema della gestione dell’archivio dei reperti raccolti sulla scena del crimine in decenni di attività dal servizio di polizia scientifica del Regno Unito non ha infatti trovato ancora una soluzione da quando, lo scorso dicembre, il governo ha ritenuto insostenibili le perdite di due milioni di sterline al mese che il Fss stava accumulando e ne ha deciso la soppressione. I circa 120mila casi all’anno di cui si occupava – due terzi circa del totale in Inghilterra e Galles – verranno affidati a società private, che già contendevano il mercato alla “company” statale, o verranno trattati internamente dalle forze di polizia. Alcune, nel West Midlands, West Yorkshire e la Metropolitan Police, stanno attrezzando i propri laboratori; società private come la LGC Forensics o Orchid Cellmark hanno accelerato sulle assunzioni di specialisti per fare fronte a un aumento della richiesta, ma per l’archivio, privo di un valore commerciale, le soluzioni prospettate – a parte quella di affidarne temporaneamente la gestione a un ente speciale – hanno destato preoccupazione. Con lo smembramento tra le 43 forze di po