Adriana Sabato*

Le sfide del multiculturalismo

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Le migrazioni hanno portato in Italia altre religioni. Criteri distintivi tra un immobile da adibire a edificio di culto, sede di un’associazione o circolo culturale

Sono più di quaranta gli enti di culto diversi da quello cattolico che, secondo la legge italiana, sono dotati di personalità giuridica. Ognuno di questi, inoltre, ha un luogo, un edificio, in cui professare la propria religione che si chiami chiesa, tempio, sinagoga o moschea. È notizia degli ultimi giorni di settembre della posa delle fondamenta del primo tempio mormone in Italia, in un’area della periferia romana. Prendiamo spunto da questa notizia per fare chiarezza sulla legislazione che riguarda e mette ordine tra le varie confessioni religiose presenti in Italia.

Edifici di culto e sedi di associazioni con finalità religiose o culturali: elementi identificativi
In base all’ultimo rapporto Istat, relativo all’anno 2008, risiedono sul territorio italiano 2.759.528 extracomunitari, pari al 4% dell’intera popolazione, concentrati per il 90,1% nelle regioni del centro nord.
La presenza nel nostro Paese di etnie con differenti convinzioni religiose sottopone a sistematica verifica la laicità dello Stato, ovvero la sua “neutralità religiosa”.
Di particolare attualità è verificare come possa essere declinato il diritto di libertà religiosa nei diversi aspetti della libertà di culto, di riunione e di associazione rispetto all’esigenza di osservare un corretto rapporto tra destinazioni d’uso dei singoli beni e destinazioni di zona previste dai piani urbanistici.
Tematiche che oggi sono di particolare attualità in relazione alla presenza soprattutto di comunità di religione islamica, giacché la loro presenza viene talora avvertita con preoccupazione sospettando che i luoghi di culto o di riunione abbiano poco a che fare con le funzioni religiose così come concepite dalla cultura occidentale.
In particolare le moschee – spesso solo dei piccoli locali – non sono solo luoghi di culto ma anche di insegnamento, di assistenza sociale, di preservazione dell’identità islamica in territorio straniero.
Viceversa le sedi dei centri culturali vengono talora utilizzate come edifici di culto.
È importante allora individuare quali sono i criteri che possono consentire la destinazione di un immobile a edificio di culto o a sede di un’associazione o di un circolo culturale.

Principi costituzionali e disposizioni di ps
La distinzion

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01/10/2011