Michele Mazzaro e Luca Rosiello*
Protezione radioattività
Intervengono ovunque ci sia allarme radioattivo. La loro competenza è stata richiesta per l’incidente nucleare di Fukushima e in ultimo in Francia. Sono gli specialisti dei Vigili del Fuoco
Ventidue squadre altamente specialistiche di esperti del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco sono sempre pronte a scendere in campo in caso di emergenze nucleari e radiologiche. L’ultima volta che sono stati interpellati è stato per l’incidente al deposito di scorie a Marcoule in Francia lo scorso agosto. Hanno valutato, per fortuna, nullo il pericolo di venti radioattivi che avrebbero potuto investire e danneggiare la parte del nostro Paese confinante con la Grandeur. Allarme rientrato, dunque, ancor prima di passare all’azione. Ma qualche mese prima, a seguito dell’incidente alla centrale nucleare di Fukushima, il loro impegno è stato richiesto in terra straniera ed è risultato notevole e prezioso.
Pompieri italiani a Fukushima
Infatti, per garantire un qualificato supporto al personale dell’ambasciata italiana a Tokyo, il Governo italiano ha ritenuto opportuno inviare tecnici e operatori del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco esperti nell’ambito del rischio nucleare e radiologico all’interno di una delegazione composta anche da Dipartimento della protezione civile, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale-Ispra e ministero della Salute.
Il team dei Vigili del Fuoco, coordinato dagli esperti qualificati in radioprotezione della Direzione centrale per l’emergenza del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della di